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Dijsselbloem: "All'Italia non è stato chiesto alcun nuovo impegno scritto"

Il presidente dell'Eurogruppo al suo arrivo a Milano: "Tutti abbiamo impegni scritti che si chiamano patto di stabilità". Il commissario agli Affari economici Katainen: "Non abbiamo ancora valutato la situazione italiana". Il ministro Padoan promuove il controllo europeo sulle riforme: "E' uno strumento utile". Ieri ha assicurato: "Rispetteremo gli impegni presi". L'Eurogruppo conferma l'impegno: "Ridurremo le tasse in modo effettivo il carico fiscale sul lavoro"

Jeroen Dijsselbloem e Pier Carlo Padoan (Infophoto)
Jeroen Dijsselbloem e Pier Carlo Padoan (Infophoto)
13 settembre 2014 | 08.27
LETTURA: 2 minuti

"Tutti abbiamo impegni scritti che si chiamano patto di stabilità e nessun nuovo impegno scritto è stato chiesto all'Italia". Lo dice il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, arrivando all'Ecofin è rispondendo a chi gli chiedeva se l'Europa avesse chiesto nuovi impegni scritti all'Italia.

"No, che io sappia no, non abbiamo ancora valutato la situazione italiana" ha confermato, poco dopo, il commissario agli Affari economici Jirki Katainen. Che aggiunge: "Dobbiamo collaborare in modo stretto".

Padoan: "Il controllo europeo? Utile" - "Il controllo europeo sulle riforme è uno strumento utile". Lo sottolinea il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan arrivando all'Ecofin in corso a Milano. "Alla fine - prosegue - è un controllo reciproco tra Paesi che, alla pari tra loro, si scambiano esperienze, non è soltanto un elemento di disciplina".

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