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Spazio, Bernardini (ArianeGroup): "Mercato libero? Non giochiamo al 'Monopoli'"

L'ingegnere all'Adnkronos: "Abbiamo rispettato ogni regola da 40 anni nelle missioni istituzionali ora c'è chi vuole arrivare direttamente al 'Parco della Vittoria'. Modello SpaceX è imparagonabile"

ing. Morena Bernardini, direttrice Strategia ArianeGroup (Foto Ufficio stampa ArianeGroup)
ing. Morena Bernardini, direttrice Strategia ArianeGroup (Foto Ufficio stampa ArianeGroup)
28 giugno 2022 | 15.54
LETTURA: 2 minuti

Sul mercato delle attività spaziali "ho qualche piccola riserva" quando si parla di liberalizzare e liberare il mercato istituzionale da norme e regole, "perché noi siamo già molto autonomi ma a me sembra come se stessimo giocando ad una partita di 'Monopoli': noi abbiamo rispettato ogni regola da 40 anni ed ora tutti chiedono di liberare mercato. La mia impressione è - sempre parafrasando il gioco del 'Monopoli' - come se volessero arrivare direttamente al 'Parco della Vittoria'. Insomma o giochiamo tutti con le stesse regole, o cambiamo gioco". A scandirlo conversando con l'Adnkronos è l'ingegnere Morena Bernardini, direttrice Strategia di ArianeGroup, che oggi è intervenuta alla seconda giornata di lavori promossa dall'Esa a Palermo, a Palazzo dei Normanni.

L'ingegnere sottolinea inoltre che "in Europa Arianespace (società di ArianeGroup ndr.) è l'unico attore dei lanci spaziali che mette in orbita più missioni di clienti commerciali che istituzionali" rispetto "alle altre potenze spaziali come Cina, Russia e Usa per le quali questo non è valido. Quindi noi siamo già market oriented e lo siamo da 40 anni". Bernardini, che ha partecipato alla tavola rotonda dedicata al futuro delle industrie e delle agenzie spaziali, sottolinea anche che il suo Gruppo ha "già introdotto enormi innovazioni. Basti pensare all'Ariane 6 e al contratto per la costellazione Kuiper di Amazon, o al lancio di Natale scorso del James Webb Telescope con l'Ariane 5". Due progetti "fantastici e - osserva - evidentemente ci sono cose che hanno convinto Nasa e Amazon a puntare su di noi, ci sono cioè le basi per la nostra affidabilità".

Bernardini infine affronta anche il tema degli investimenti governativi nelle attività spaziali. "Il modello alla Space X a cui ci paragonano tutti è invece un modello 'imparagonabile' a meno che non lo guardiamo a 360 gradi, osservando bene, ad esempio, che gli Usa hanno previsto di investire 57 miliardi di dollari per l'acquisto di 191 lanci fra Space X e Ula. Queste sono le cifre di cui parliamo. E ricorderei anche che la Nasa con Artemis spenderà 93 miliardi di dollari da qui al 2025" rileva infine l'ingegnere di ArianeGroup. (di Andreana d'Aquino)

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