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Bonus 200 euro dipendenti, quando serve autodichiarazione

Cosa deve fare il lavoratore? Come compilare la dichiarazione

Bonus 200 euro dipendenti, quando serve autodichiarazione
10 giugno 2022 | 10.51
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Potrebbe servire un’autodichiarazione per sbloccare il pagamento del bonus 200 euro in busta paga. In attesa di chiarimenti, riflettori accesi sull’articolo 31 del decreto legge n.50 del 2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 17 maggio scorso.

Il bonus 200 euro nel caso dei dipendenti pubblici verrà pagato in automatico dal datore di lavoro nella busta paga di luglio. Tuttavia, leggendo tra le righe del suddetto articolo si scopre che un piccolo adempimento da parte del dipendente potrebbe essere comunque richiesto.

Come spiega Money.it, nel testo del decreto si legge che il bonus 200 euro spetta in automatico “previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”.

Potrebbe succedere, infatti, che un dipendente faccia parte nel contempo delle altre categorie che danno accesso ai 200 euro, ad esempio perché anche titolare di pensione. In tal caso, dunque, i 200 euro verranno pagati nel cedolino della pensione di luglio e per questo motivo non dovrà esserci alcun accredito in busta paga da parte del datore di lavoro.

Con l’autodichiarazione per il bonus 200 euro, il dipendente conferma che i 200 euro in pagamento in busta paga sono gli unici a cui ha diritto. Un passaggio obbligato, senza il quale l’azienda non potrà erogare la somma in oggetto che, ricordiamo, è esentasse.

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