(Aki) - E' stata aperta un'indagine sullo sciopero della fame proclamato all'inizio di questa settimana da oltre 250 detenuti del carcere di Jaw - il piu' grande del Bahrain - per protesta contro le condizioni di prigionia. Lo ha reso noto il capo della procura del governatorato del sud del paese del Golfo, Mahana al-Shaji, citato dall'agenzia d'informazione 'Xinhua'.
Al-Shaji ha spiegato che lo sciopero della fame e' scattato dopo che e' stata annunciata ai detenuti la riduzione dei colloqui telefonici con i loro familiari e del tempo trascorso all'aria aperta. Il responsabile ha dichiarato che la procura ha gia' interrogato 236 detenuti, mentre un medico ha accertato maltrattamenti subiti in carcere ad opera degli agenti. Nei prossimi giorni saranno interrogati anche i vertici del penitenziario per valutare eventuali altre violazioni della legge.
Oggi, intanto, il partito al-Wefaq, il principale gruppo sciita di opposizione in Bahrain, ha espresso la propria solidarieta' ai detenuti di Jaw e ha chiesto alle autorita' di rilasciare un certo numero di detenuti rinchiusi nelle carceri sovraffollate del regno.