Israele, Corte Suprema: "Garantire standard legali cibo ai detenuti palestinesi". Ira di Ben Gvir

Accolto a maggioranza il ricorso presentato dall’Associazione per i Diritti Civili. Ma il ministro della Sicurezza attacca: "Vergogna, per i nostri ostaggi a Gaza non c’è una Corte che li protegge"

Ben Gvir - Fotogramma
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07 settembre 2025 | 08.26
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Accolto a maggioranza dalla Corte Suprema israeliana il ricorso presentato dall’Associazione per i Diritti Civili riguardo alla politica di distribuzione del cibo ai detenuti di sicurezza, inclusi i membri di Hamas incarcerati.

Con due voti favorevoli contro uno, i giudici hanno stabilito che "esiste il timore che l’attuale fornitura di cibo ai prigionieri non garantisca in misura sufficiente il rispetto degli standard legali". Lo riporta Ynet, sottolineando che la sentenza potrebbe portare a una revisione delle condizioni di detenzione e delle politiche alimentari del Servizio Carcerario Israeliano.

Il ministro della Sicurezza: "Vergogna, solo le condizioni minime"

Ira del ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir che attacca: "Giudici della Corte Suprema, siete dalla parte di Israele? Per i nostri ostaggi a Gaza non c’è una Corte che li protegge. Ma agli assassini e agli stupratori più spregevoli, sì: per nostra vergogna, c’è una Corte che li difende", ha dichiarato Ben Gvir assicurando che, nonostante la sentenza, il governo manterrà una linea dura: "Continueremo a garantire ai terroristi detenuti nelle carceri israeliane solo le condizioni minime previste dalla legge".

Hamas: "Aperti a qualunque proposta per cessate il fuoco permanente"

Intanto sul fronte palestinese Hamas "dichiara la propria apertura a qualsiasi idea o proposta che permetta di raggiungere un cessate il fuoco permanente, un ritiro completo delle forze di occupazione dalla Striscia di Gaza, l'ingresso incondizionato di aiuti e un autentico scambio di prigionieri attraverso negoziati seri mediati da terze parti".

La dichiarazione - riporta il Times of Israel - arriva dopo che era emerso che il gruppo aveva inviato ieri una delegazione al Cairo per colloqui, nel quadro di quelli che sembrano essere sforzi più intensivi per dare impulso ai negoziati. Negli ultimi giorni, l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff ha tenuto colloqui per un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi con funzionari di Egitto e Qatar.

Secondo quanto riportato da Israele, i mediatori sono interessati a presentare a Gerusalemme una proposta per un accordo globale per porre fine alla guerra.

Razzi su Israele dalla Striscia

La Jihad Islamica Palestinese ha intanto rivendicato il lancio di due razzi questa mattina dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. In una dichiarazione su Telegram, il gruppo afferma di aver lanciato due razzi contro la città meridionale di Netivot. Un razzo è stato intercettato e il secondo ha colpito un'area non abitata, secondo le Forze di difesa israeliane. Non ci sono state segnalazioni di feriti. Lo riporta il Times of Israel.

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