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Sanzioni Russia, "accordo Ue su embargo petrolio in settimana"

Ad anticiparlo è stato il sottosegretario francese agli Affari Europei. Macron in videoconferenza con Orban per sbloccare sanzioni

(Afp)
(Afp)
10 maggio 2022 | 10.57
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L'intesa sul progetto di embargo europeo sul petrolio russo è possibile "entro la settimana". Ad anticiparlo è stato il sottosegretario francese agli Affari Europei, Clément Beaune, intervenendo su Lci. "Credo che si potrà avere un accordo in settimana, ci si lavora intensamente. E' probabilmente una questione di giorni", ha affermato.

Proprio questa mattina il presidente francese Emmanuel Macron, in qualità di presidente del Consiglio Ue, ha partecipato alla videoconferenza con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il primo ministro ungherese Viktor Orban e i leader dei Paesi vicini all’Ungheria "per parlare della sicurezza degli approvvigionamenti e dei meccanismi di solidarietà nel quadro delle sanzioni in discussione sul petrolio" importato dalla Russia.

Dopo lo stallo nelle trattative sul sesto pacchetto, che prevede un bando graduale alle importazioni di greggio e di prodotti raffinati dalla Russia e che non è stato approvato nel weekend, la palla è passata al massimo livello politico, con la missione di von der Leyen di ieri a Budapest e la videoconferenza di oggi. Domani è in agenda una riunione del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati presso l’Ue.

"Continuiamo a discutere a livello di rappresentanti permanenti, nel Coreper, per un accordo" sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che "potrebbe essere adottato dal Consiglio che ha la capacità decisionale" in materia di sanzioni. "Continuiamo a lavorare, ci sono ancora difficoltà. Spero che prima del Consiglio" Affari Esteri che è in agenda per lunedì prossimo "queste difficoltà siano appianate", altrimenti dovranno essere affrontate nel Consiglio, a livello ministeriale, ha detto l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles.

"Petrolio e gas sono le uniche cose che Mosca esporta (a parte la guerra). Quando l'Europa passerà a un altro fornitore, non vi tornerà (indipendentemente dal fatto che la guerra finisca). Per il mondo, la Russia è un paese imprevedibile con nessuna possibilità di costruire progetti a lungo termine", ha intanto scritto si Twitter il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podolyak.

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