"Il sangue del nostro pilota martire ed eroe non sarà versato invano e la risposta della Giordania e del suo Esercito a quell'atto criminale e codardo sarà dura". E' la promessa di re Abdullah di Giordania, che ha parlato in qualità di Comandante Supremo delle Forze armate mentre si recava alle sede del Comando Generale dell'Esercito, di rientro dagli Usa.
Citato dall'agenzia di stampa ufficiale del regno hashimita, Petra, il sovrano ha commentato l'uccisione del pilota Muath al-Kasaesbeh ribadendo che la Giordania "combatte questa guerra per proteggere la sua fede, i suoi valori e i principi umanitari". "La nostra guerra - ha concluso - sarà senza tregua, seguiremo e colpiremo le bande di questi criminali fin nelle loro case".