
Il presidente ucraino: "La Russia non mostra alcuna intenzione di pace e continua a bombardare le nostre città"
Si allontana il vertice tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky per i negoziati di pace tra Ucraina e Russia. "Non ci sono segnali che il dittatore russo sia pronto per negoziati sostanziali per mettere fine alla guerra in Ucraina", ha dichiarato in un'intervista a Nbc News il vice ministro degli Esteri ucraino, Serhiy Kyslytsia. Mentre il presidente Zelensky ha ribadito che l'Ucraina non accetterà di cedere i territori alla Russia.
"Questa bandiera è l'obiettivo e il sogno di molti nostri cittadini nei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina. Hanno a cuore questa bandiera perché sanno che non cederemo la nostra terra all'occupante", ha dichiarato Zelensky in occasione della Giornata della Bandiera nazionale.
"Ora c'è una reale possibilità di mettere fine a questa guerra e l'Ucraina è pronta ad adottare misure costruttive che possano avvicinare la vera pace - ha scritto il presidente ucraino in un post su X, riferendo sul colloquio telefonico avuto con il primo ministro olandese, Dick Schoof - Tuttavia, la Russia non mostra da parte sua alcuna intenzione di pace e continua a bombardare le nostre città. Interpretiamo tutti i segnali provenienti da Mosca in questi giorni allo stesso modo. È necessaria una pressione per cambiare la loro posizione, così come un incontro al più alto livello per discutere tutte le questioni".
Con Schoof "abbiamo discusso delle garanzie di sicurezza. Attualmente, i team dell'Ucraina, degli Stati Uniti e dei partner europei stanno lavorando alla loro architettura. Tutti gli sviluppi saranno pronti nei prossimi giorni", ha aggiunto Zelensky.
Per il vice ministro Kyslytsia Mosca continua a manipolare gli Stati Uniti e in particolare il presidente Donald Trump, circostanza che "sta iniziando a irritare molto gli americani", ha affermato a Nbc sottolineando che Zelensky, è pronto a discutere le questioni territoriali "a partire dalla linea di contatto", mentre da parte russa non emergono aperture a trattative sostanziali.
La Cina sarebbe disposta a inviare truppe di peacekeeping in Ucraina, ovvero nell'ambito di una missione di mantenimento della pace. Lo scrive la Welt am Sonntag affermando di aver appreso la notizia in esclusiva da fonti diplomatiche europee, informate a loro volta da fonti governative cinesi. E' stato comunque precisato che il governo di Pechino sarebbe disposto a inviare proprie truppe solo "se le forze di peacekeeping fossero dispiegate sulla base di un mandato delle Nazioni Unite".
La Welt am Sonntag sottolinea che a Bruxelles il piano di Pechino ha incontrato reazioni contrastanti. C'è chi sostiene che la partecipazione di Paesi come la Cina potrebbe favorire l'accettazione di truppe straniere per monitorare l'accordo di pace. Dall'altro "c'è anche il rischio che la Cina voglia principalmente spiare l'Ucraina e, in caso di conflitto, assumere una posizione chiaramente filo-russa anziché neutrale", ha affermato un alto diplomatico dell'Ue a condizione di anonimato. Inoltre, la maggior parte dei Paesi della Ue è riluttante a fornire preventivamente un mandato Onu a eventuali forze di peacekeeping per vari motivi.