La gestione di Andrea Bonomi che doveva rilanciare Valtur , la società specializzata in villaggi turistici e pacchetti vacanze, si chiude invece con la richiesta di un concordato prenotativo senza nessuna prospettiva, al momento, per il proseguo delle attività. E questo proprio durante l'avvio della stagione estiva. A denunciare "l'atto gravissimo e irresponsabile" è Luca De Zolt della Filcams Cgil per la quale la decisione arriva come una doccia fredda. "Non c'è stato alcun incontro, nemmeno informativo, con le organizzazioni sindacali”, dice ancora puntando il dito contro la strada scelta di un concordato senza nessuna ipotesi industriale che "non ci pare una scelta coerente con l'immagine che Bonomi vuole dare di se come del finanziere illuminato attento all'economia reale”.
"Se, come sembra di capire, l'attuale proprietà non si presenterà con un piano di rilancio, la Filcams Cgil chiederà al Ministero di farsi parte attiva per il mantenimento del perimetro e dell’occupazione dei villaggi Valtur e del tour operator. Anche visto il recente investimento di Cassa Depositi e Prestiti nella società, non si può consentire a Bonomi di buttare un operatore del peso di Valtur, con un danno enorme per i territori dove insistono i villaggi e per tutto il sistema turistico italiano”, conclude il sindacato.