"A distanza di 24 ore emerge ancora di più la pericolosità e la pochezza di Cantone". Ad attaccare il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione è il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Fi).
"Andando fuori dalle sue competenze - prosegue l'azzurro - Cantone si è messo a delirare sul tema della droga dicendo cose senza fondamento e venendo smentito da un magistrato ben più valoroso e serio come il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Gratteri, che da massimo esperto nella lotta al narcotraffico ha ribadito quanto sarebbe illusorio e sbagliato legalizzare la cannabis perché non scalfirebbe i guadagni della criminalità".
Per Gasparri, "Cantone si deve dimettere. Contesteremo in ogni campo la sua azione. Come può combattere la corruzione chi propone una scelta amorale e devastante come quella della legalizzazione della cannabis? È un corruttore di coscienze, ben più pericoloso dei fenomeni che dice di voler combattere, con un protagonismo politicista proteso ad alimentare una carriera personale. Lo invitiamo ancora una volta a riflettere sulle parole di Borsellino e Gratteri".