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Conte: "Chiudere accordo su Recovery entro luglio"

Il premier: "Si lavori per una decisione politica ambiziosa". Lagarde ai leader europei: "Conseguenze pesanti senza accordo". Il prossimo vertice Ue a metà luglio

(Afp)
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19 giugno 2020 | 13.36
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"La proposta della Commissione è equa e ben bilanciata. Sarebbe un grave errore scendere al di sotto delle risorse finanziarie già indicate. E anche la combinazione tra prestiti e sussidi è ben costruita. Anche i tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l'accordo entro luglio. E dobbiamo assecondare gli sforzi della Commissione di rendere disponibili alcune risorse già per quest'anno". Così il premier Giuseppe Conte, intervenendo oggi al Consiglio Ue in videoconferenza.

Lagarde ai leader europei: "Conseguenze pesanti senza accordo"

Rutte: "Non è certo l'accordo sul Recovery a metà luglio"

Per il Recovery Fund è "giusto" il nome scelto per la proposta della Commissione Ue, 'Next Generation EU', "perché noi non stiamo lavorando solo per preservare il mercato unico e i nostri interessi comuni; stiamo lavorando per difendere i nostri valori e per assicurare un futuro alle nuove generazioni"."La Commissione europea e la Bce non hanno mancato l'appuntamento con la Storia. Ora è il turno del Consiglio Europeo di essere all'altezza della sfida e di dare un segnale politico forte. A me non piace la formula 'compromesso', preferisco si lavori per una 'decisione politica ambiziosa", sottolinea il premier. "Lo stesso Rutte ha preso atto che in Italia stiamo facendo un percorso di rilancio. Io stesso ho spiegato ai colleghi europei quel che stiamo facendo in questi giorni", ovvero, "stiamo sentendo tutte le forze sociali, culturali ed economiche del Paese per mettere su questo piano di rilancio che sia più condiviso possibile".

"Sul fronte interno, l'Italia ha già avviato una consultazione nazionale con tutte le forze politiche, produttive e sociali per elaborare un piano di investimenti e riforme che ci consenta di non ripristinare la situazione pre-Covid 19 ma di migliorare il livello di produttività e di crescita economica. In questo dibattito di portata storica, non deve essere un gruppo di Paesi a prevalere; deve essere l'Europa a prevalere nella sua interezza, con la forza della sua ambiziosa proposta".

"'Oggi abbiamo compiuto un passo avanti perché c'è ancora una differenza di posizioni, non siamo ancora univocamente orientati verso la soluzione finale, però sta maturando il giusto clima. E io confido che al prossimo Consiglio Ue, che sarà verso la metà di luglio, potremo raggiungere la meta: un progetto di Recovery Fund, che adesso chiamiamo Next Generation e che si collegherà al Quadro finanziario pluriennale", in "un unico pacchetto".

MES - "Sul Mes la risposta non cambia: faremo di conto, leggeremo i regolamenti, andremo in Parlamento e ne discuteremo" ha detto in seguito il premier, rispondendo alle domande dei cronisti a margine degli Stati generali dell'Economia a Villa Pamphili. "Non c'è alcun collegamento tra il Recovery Fund e gli altri strumenti europei. Le istituzioni europee hanno confezionato un ampio ventaglio di strumenti, ognuno ha una sua finalità. Non c'e' alcun collegamento, l'utilizzo di Sure o Mes non sono propedeutici per utilizzare le risorse del Recovery Fund".

L'EUROPA - La risposta dell'Europa deve essere "all'altezza di questa recessione innescata dalla pandemia, di cui iniziamo ad avvertire in tutti i Paesi le conseguenze negative. E' un fatto mondiale, non solo europeo". Con il Recovery Fund "avremo un progetto all'altezza della sfida": "Non ci saranno Paesi che hanno vinto o Paesi che hanno perso, vincerà l'Europa".

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