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Elezioni Roma, Calenda: "Vincerà Gualtieri, Michetti dice cose assurde"

"Sembra di rivedere la Raggi al maschile. Dice le stesse cose, un po' populista, un po' antipolitica"

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13 ottobre 2021 | 09.18
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Alle elezioni per il sindaco di Roma "vincerà Gualtieri". Risponde secco Carlo Calenda, leader di Azione, intervenendo a '24 Mattino' su Radio 24 su chi vincerà il ballottaggio nella Capitale. Non perché, si spiega, non veda "magagne dietro una classe dirigente che a me fa orrore", ma perché Michetti "dice delle cose assurde", come quando ha rivendicato di "non essere andato a Bruxelles". Ma insomma, sottolinea l'ex candidato a sindaco di Roma, "dobbiamo spendere un sacco di soldi del Pnrr, questo è un ragionamento molto grillino, sembra di rivedere la Raggi al maschile. Dice le stesse cose, un po' populista, un po' antipolitica", cose "che non hanno niente a che fare con il risolvere i problemi della città o gestire una capitale europea".

"Andrò alla manifestazione di sabato lanciata dalla Cgil", sottolinea quindi Calenda, che continua: "Sono distante dalla Cgil su moltissime tesi eppure ci vado", come succede all'estero, "la destra italiana deve imparare a prendere le distanze ed essere netta su queste cose, altrimenti non avremo mai un confronto normalizzato tra destra e sinistra, moderni ed europei".

Calenda è convinto che in Italia ci sia bisogno di "una destra che sia europeista senza sconfinare in ambiti che non appartengono alla destra moderna e europea". "Non so se la Meloni dentro di sé è fascista o no - spiega - Non penso che voglia l'avvento del fascismo però l'alleanza della Meloni con tutti i movimenti neofascisti, neofranchisti, dimostra che c'è un problema grosso di posizionamento della destra italiana rispetto alla quale Forza Italia purtroppo è portatrice di una ipocrisia gigantesca, nel senso che Tajani quando sta a Bruxelles condanna i gruppi della Meloni e della Lega e quando torna in Italia sta sottomesso a loro".

L'ex candidato a sindaco di Roma specifica di essere "contrario all'idea di dipingere sempre l'avversario come fascista e anche in questa vicenda degli attacchi, penso a Provenzano verso la destra italiana, non sono d'accordo. Penso sia molto sbagliato vedere il fascismo ovunque, però qui c'è un dato veramente molto grave: una irruzione in una sede sindacale non si vedeva appunto dal fascismo e va detto, con grande fermezza da parte di tutte le forze politiche, che queste cose non sono tollerabili".

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