"Avvertenza: Questo non è un post sessista". Così titola Beppe Grillo in un post con cui va all'attacco del ministro Maria Elena Boschi, ma ne ha anche per la presidente della Camera, Laura Boldrini. "Alla Camera in questi giorni - scrive il leader M5S - si discute (per finta) del Pregiudicatellum scritto da Verdini per conto di Berlusconi e imposto da Renzie senza modifiche al Parlamento".
"Durante la discussione farsa - denuncia Grillo - la deputata Dorina Bianchi del Ncd ha sostenuto le preferenze all'interno della legge elettorale, inconcepibili per i partiti che devono nominare i loro schiacciabottoni. Un comportamento inammissibile in un Parlamento commissariato ai voleri di un pregiudicato extraparlamentare e del suo giovane alter ego Renzie. La zelante ministro Boschi ha subito inviato un messaggino intimidatorio alla Bianchi: 'Se passa l'emendamento che hai difeso, salta tutto e si va a votare. Voglio vedere dove prendi i voti per essere eletta'. Firmato Maria Elena".
"La legge elettorale - incalza Grillo - dovrebbe essere materia parlamentare e invece è stata imposta da Berlusca&Renzie. La ministro Boschi abbia perlomeno la dignità di non minacciare i deputati quando tentano di fare qualcosa e la presidente Boldrini, anziché fare editti bulgari in diretta tv contro la satira, faccia il suo dovere e chieda al ministro di rispettare l'iter parlamentare".