Dopo un 2015 passato sotto i riflettori dell'Expo, Maurizio Martina ha avuto un 2016 scandito dal confronto con Bruxelles su una serie di dossier, dal latte alla Xylella, dalla pesca alle etichette, che toccano le vite di centinaia di migliaia di lavoratori. Un impegno che ha dato visibilità al giovane ministro (classe 1978) arrivato con Renzi alla carica più importante dopo essere stato sottosegretario uscente al ministero delle Politiche agricole nel governo Letta. E che gli ha portato in dote la conferma al ministero di via XX settembre.
Nato a Calcinate, in provincia di Bergano Martina, sposato con due figli, ha conseguito la laurea in Scienze Politiche. La sua carriera politica inizia nel 1999 quando viene eletto consigliere comunale, carica che ricopre fino al 2004. Nelle stesso anno, dopo una militanza nell’organizzazione giovanile dei Democratici di Sinistra, viene eletto segretario della Provincia di Bergamo.
Nel 2006 assume la carica di segretario regionale dei Democratici di Sinistra in Lombardia. Nel 2007 è tra i fondatori del Partito Democratico. Nello stesso anno, a seguito delle primarie, è eletto primo Segretario del Partito Democratico della Lombardia.
Nel 2009, sempre attraverso le primarie, viene riconfermato alla guida del Partito Democratico Regionale Lombardo. Nel 2010 è eletto Consigliere della Regione Lombardia, incarico riconfermato nelle consultazioni popolari del febbraio 2013. Durante i mandati di Consigliere Regionale Lombardo è stato componente della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Attività Produttive.