"Possibile che per pubblicizzare un libro della Rizzoli il più importante quotidiano italiano dedichi oggi due pagine ai colloqui svolti mesi fa da Friedman? Se hai uno scoop non lo tieni al caldo così a lungo. Cosa ha fatto scattare quell'obbligatorietà della rilevanza giornalistica che è tale solo per l'azione penale?". Se lo chiede Rino Formica che, intervistato dall'Adnkronos, prosegue: "E allora bisogna cercare di capire, seguendo le tracce di fumo, gli indizi...".
L'ex ministro delle Finanze socialista prosegue: "Il primo indizio: a gennaio Berlusconi e Renzi stringono un accordo su legge elettorale, Senato e Titolo V. Era tutto lì l'accordo? O come in tutte le intese tra grandi antagonisti ve n'era anche una parte destinata a rimanere riservata? Insomma, si è parlato di accordo epocale per la nascita della Terza Repubblica... E' possibile una nuova Repubblica, un nuovo Stato, un nuovo ordinamento e, in sostanza, una diversa democrazia"?
"Se la risposta a questa domanda fosse positiva -continua- vorrebbe dire che si deve passare attraverso la distruzione della democrazia esistente, che ha i suoi simboli e punti cardinali. E ancora, altri indizi: perché recentemente Renzi ha detto che questo Parlamento eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica? E perché nella campagna elettorale sarda Silvio Berlusconi ha detto che questo Presidente della Repubblica oggi non lo rieleggerebbe? E qui mi fermo", conclude Formica.