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Pd, Letta: "Vertici tutti uomini, è irricevibile"

Il segretario dem all'assemblea dei senatori: "So che è sacrificio gravoso" ma "fidatevi di me, tornato per scrivere insieme a voi un pezzo di storia del nostro Paese"

Enrico Letta - (FOTOGRAMMA)
Enrico Letta - (FOTOGRAMMA)
23 marzo 2021 | 17.51
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Continua il dibattito all'interno del Partito democratico con una giornata di incontri per il segretario, Enrico Letta, oggi pomeriggio in assemblea con i senatori dem. "Un partito come il nostro, organizzato con vertici tutti uomini, semplicemente in Europa non ha cittadinanza - ha detto il segretario del Pd -. Un uomo segretario, due capogruppo maschi, tre ministri maschi nel governo, 5 presidenti di Regione maschi: questa è la nostra prima fila. È irricevibile".

"Vi chiedo di aiutarmi. So che chiedo un sacrificio gravoso a Marcucci e Delrio. Chiedo ad Andrea generosità, anche nel gestire con voi questo passaggio" ha aggiunto Letta. "Evitiamo di stare settimane sui giornali su questi temi interni. Io guardo solo alla mia coscienza e responsabilità. Sento un dovere storico. Non è immaginabile - ha sottolineato il segretario del Pd - che dopo la pandemia, che ha portato in primo piano i valori di fraternità e lotta alle disuguaglianze, il paese ne esca a destra, per nostre mancanze".

"La sincerità deve marcare i nostri rapporti. Sincerità totale, verità totale: dal confronto tra noi capirò se c'è un confronto vero o finto" ha detto Letta ai senatori Pd. Ribadendo che "unità non è unanimità. Non c'è niente di male se i gruppi si confrontano e competono su un nome", Letta ha poi sottolineato: "Fidatevi di me. Se sono tornato è per scrivere insieme a voi un pezzo di storia del nostro Paese". E ancora: "Sulla scissione, e sulla resistenza a quel passaggio, avete avuto ragione a scegliere il Pd. Non chiamerò mai nessuno di voi 'ex' qualcosa. Siamo tutti democratici, vi valuterò sulla base di quello che faremo insieme".

"Sono totalmente convinto, serio e determinato sulla consultazione dei Circoli. Ai nostri militanti gliene abbiamo fatte anche troppe" ha proseguito il segretario dem. "Mi sono messo in testa di fermare la crisi del Pd: una crisi sulle politiche e una nei rapporti umani deteriorati. Da 10 giorni abbiamo dato un segnale forte alla nostra gente, al governo, agli altri partiti, al Paese".

"Se arriviamo alla sfida con la Lega e il centrodestra con la torre di babele, per me la sfida del 2023 possiamo pure non giocarla, abbiamo già perso". E ancora: "Gruppi e partito si sostengono a vicenda. Autonomia non vuol certo dire che ognuno va in una direzione e uno in un'altra". Prima dell'inizio dell'assemblea, Enrico Letta e Andrea Marcucci sono arrivati insieme alla Biblioteca del Senato, in piazza della Minerva. "Tra pisani e lucchesi si trova sempre l’intesa" ha scherzato il segretario del Pd, rispondendo ai cronisti dopo avere incontrato il capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci.

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