"Ma servono primarie"
''Mi metto a disposizione per costruire un percorso e aprire un dialogo ampio sui mali di Roma. E le primarie, in questo senso, sono una grande occasione: le dobbiamo a una città che attende un progetto capace di riportarla nel ventunesimo secolo. Io vorrei dare alla competizione per l'elezione del prossimo sindaco un contributo per il cambiamento, anche nell'ottica di scelte radicali''. Giovanni Caudo, presidente di centrosinistra del terzo municipio, annuncia al 'Foglio' di "essere pronto" a candidarsi sindaco della Capitale se si faranno le primarie del campo progressista, convinto che Roma abbia bisogno intanto di "non essere raccontata sempre con lo stesso lessico lamentoso, come città sospesa tra assistenzialismo e degrado ladrone. La retorica ci ha fatto male".
"Evitiamo insomma -sottolinea Caudo- di considerare la 'manutenzione ordinaria' della città come strada obbligata. Teniamo insieme il marciapiede e il cielo: sul marciapiede incontri le persone e le ascolti, vedi i problemi, ma poi devi volare alto e coltivare l'ambizione per una città che è capitale al quadrato".