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Terracina, candidato Fi querela candidato Fdi: "Ci ha diffamato, ho le prove audio" /Ascolta


 
31 maggio 2016 | 18.39
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Gravi accuse al candidato sindaco di Forza Italia, Gianluca Corradini, a un senatore della Repubblica, agli ex consiglieri comunali di Terracina, alle cooperative agricole del territorio e anche alla Provincia di Latina. I toni accesi e le offese tra avversari sono all’ordine del giorno in campagna elettorale, ma a Terracina il candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, ha accusato i suoi avversari di voto di scambio chiamando in causa anche le cooperative agricole del territorio.

I fatti sono stati illustrati durante una conferenza stampa proprio dal candidato sindaco di Fi Gianluca Corradini e dall’avvocato Massimiliano Fornari, alla presenza anche di Gianni Quattrociocchi presidente della cooperativa agricola La Valle. E sul tavolo sono state messe anche le prove audio della diffamazione.

In particolare, come emerge dall'audio diffuso da Fi, in una riunione elettorale Procaccini ha fatto illazioni molto pesanti sulla composizione delle liste della coalizione di Corradini. Nella registrazione si sente: “abbiamo scoperto che nelle sette liste della coalizione messa su da Fazzone (ossia collegata a Corradini) c’erano candidati da zero voti, ma perché venivano candidati? Non riuscivamo a capire perché, poi ci siamo accorti che questi candidati erano funzionali al controllo del territorio… si va dall’azienda agricola e gli si dice se vuoi continuare a portare i tuoi prodotti al mercato (il Mof di Fondi) allora devi far uscire centocinquanta voti su questo nome… noi non sappiamo chi è, non fa niente non devi sapere chi è, io devo controllare che escono centocinquanta voti su questo nome, se ne escono centoquarantanove allora tu i prodotti al mercato non li porti più… poi vanno da un’altra azienda, con un altro nome, sempre da zero voti, messo lì apposta soltanto per controllare, e gli dicono se tu non porti 150 voti sul quest’altro nome allora faremo i conti dopo”.

Procaccini - mette in luce Fi - ha anche insinuato che i 13 consiglieri che il 6 maggio del 2015 lo hanno sfiduciato sono stati pagati per far cadere l’amministrazione: “ho fatto il sindaco fino al 6 maggio del 2015, in una notte tra il 5 e il 6 qualcuno è andato a prendere con delle macchine scure dei consiglieri comunali presso le loro abitazioni nel corso della notte, li hanno portati dentro una stanza di albergo ai confini di Terracina verso San Felice, hanno fatto venire un notaio da Fondi, perché Fazzone neanche si fidava dei notai di Terracina, e hanno fatto sottoscrivere a dei consiglieri comunali evidentemente… come dire… ben retribuiti, non sappiamo bene come ma ben retribuiti, e hanno fatto così cadere l’amministrazione comunale di Terracina”.

Gianluca Corradini ha già presentato la querela presso la Procura della Repubblica di Latina e dato mandato all’avvocato Massimiliano Cesare Fornari di rappresentarlo. “In campagna elettorale tutto è ammesso, ma è inaccettabile che un nostro avversario imposti la sua campagna elettorale sulla calunnia e sull’ingiuria dicendo durante i suoi incontri elettorali cose assolutamente prive di fondamento e screditando non solo me, il senatore Fazzone e i candidati delle mie liste, ma anche i consiglieri di Forza Italia, Fratelli d’Italia e PD che lo hanno sfiduciato e, cosa ancora più grave, le cooperative agricole del nostro territorio (che rappresentano il 23% dell’economia rurale del Lazio) e istituzioni come la Provincia”. “Noi abbiamo improntato la nostra campagna elettorale sulle cose da fare per Terracina e, se abbiamo parlato di Procaccini, lo abbiamo fatto solo commentando quanto ha fatto o non ha fatto durante la sua amministrazione e comunque sempre sul piano politico senza mai offendere lui o la sua famiglia”.

Durante la conferenza stampa, l’avvocato Fornari ha fatto ascoltare alcuni stralci dell’audio di Procaccini. “Queste parole – ha detto il legale – travalicano evidentemente i limiti della legittima critica politica ed invettiva elettorale”.

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