L'Italia "accetta tutte le raccomandazioni" che arrivano dall'Europa, "ma talvolta abbiamo dei vincoli. Se decidiamo di pagare i debiti della Pubblica Amministrazione, cosa che si è fatta in Italia con un certo ritardo, e ci mancano 3 mld per completare il pagamento ed uscire da una giusta procedura di infrazione, allora superiamo il 3%. C'è una contraddizione". Lo sottolinea in conferenza stampa, al termine del vertice europeo sul lavoro tenutosi a Milano, il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
"Oppure - continua Renzi - il cofinanziamento dei fondi europei viene conteggiato all'intero dei vincoli del patto di stabilità e crescita, con il rischio di farci superare il 3%. E allora, non cofinanziamo e non spendiamo tutti i fondi europei". E ancora, "abbiamo una raccomandazione per la lotta all'evasione, che è un grande problema italiano. Il meccanismo che abbiamo individuato, la reverse charge, che porterebbe 10 mld, deve essere autorizzato in sede europea".
Ecco, conclude il premier, "se utilizziamo questi incontri per vincere le resistenze, talvolta comprensibili, talaltra meno, che vengono dalle complicate strutture tecniche dei nostri Paesi e dell'Unione, allora noi facciamo l'interesse dei cittadini".