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Gran gala a Caracalla con Tissi-Makhateli, dirige Alvise Casellati

In scena le étoile, i primi ballerini e il corpo di ballo diretti da Eleonora Abbagnato. In programma estratti da 'Paquita', 'Corsaire', 'Lago dei cigni', 'Proust' accanto alla 'Morte del cigno' di Fokine interpretata da Alessandra Amati

Susanna Salvi e Alessio Rezza protagonisti di 'Corsaire' - (foto Fabrizio Sansoni)
Susanna Salvi e Alessio Rezza protagonisti di 'Corsaire' - (foto Fabrizio Sansoni)
20 luglio 2023 | 16.53
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Si conclude la programmazione del Caracalla Festival 2023 dedicata al balletto con il Gran Gala di Danza del 23 luglio ( ore 21). Una data unica per un evento molto speciale che vede impegnate le stelle ospiti, Maia Makhateli e Jacopo Tissi, e quelle del Teatro dell’Opera di Roma, le étoiles Alessandra Amato, Rebecca Bianchi, Susanna Salvi e Alessio Rezza, i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano, i solisti e il corpo di ballo. Le musiche sono eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Alvise Casellati. In programma la stessa sera, prima del Gala, lo spettacolo degli allievi della Scuola di Danza, anche questa diretta da Eleonora Abbagnato, alle 19 al Teatro del Portico, nuovo spazio a ridosso del Tempio di Giove, palcoscenico del cartellone 'Off' del Caracalla Festival 2023.

Per il Gran Gala di Danza, dopo Roberto Bolle and Friends, il 23 luglio dunque sul grande palcoscenico delle Terme arrivano altri due ospiti internazionali, Maia Makhateli e Jacopo Tissi. Sono proprio loro ad aprire la serata. Accompagnati dalle ballerine soliste e dal corpo di ballo della Fondazione capitolina danzano il ‘Grand Pas’ dal secondo atto di Paquita, per la coreografia di Petipa ripresa da Eleonora Abbagnato e Gillian Whittingham. Il programma, diviso in due parti da un intervallo, si compone poi di passi a due da 'Il Corsaro' firmato da José Carlos Martínez (interpreti Susanna Salvi e Alessio Rezza) e 'Il lago dei cigni' di Petipa (interpreti Maia Makhateli e Jacopo Tissi), dal pas de deux tutto al maschile da 'Proust ou les intermittences du coeur di Petit', ripreso da Luigi Bonino (interpreti Michele Satriano e Giacomo Castellana) e dall’assolo di Alessandra Amato che danza 'La morte del cigno' di Michel Fokine, ripresa da Eleonora Abbagnato.

Il gran finale è affidato alle note e al ritmo incalzante del 'Bolero' di Ravel con la coreografia creata da Krzysztof Pastor nel 2012. Il 'Bolero occupa un posto speciale nella storia della musica e della danza, e la versione ballettistica che ha segnato la storia e ancora oggi si pone come un’icona è quella leggendaria di Maurice Béjart. Da sempre il Bolero è stato concepito 'in cerchio' generalmente con un tavolo rotondo al centro del palcoscenico su cui danza un solista, donna o uomo, e gli altri ballerini tutti intorno. Pastor sceglie di usare un ampio spazio rettangolare e affida l’esecuzione del suo 'Bolero' a un uomo e a una donna, una coppia principale che in questo caso è formata da Rebecca Bianchi e Claudio Cocino accanto al corpo di ballo naturalmente.

Il 23 luglio, tornano in scena gli Allievi della Scuola di Danza dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato, Dopo il Saggio -Spettacolo del 15 luglio al Costanzi ritorna la Scuola diretta da Eleonora ( ore 19) presso il Teatro del Portico. I giovani danzatori saranno interpreti di due titoli, 'Raymonda Suite' da Marius Petipa e 'Il carnevale degli animali' di Davide Bombana. I brani coreografici che compongono la Suite di 'Raymonda' sono ripresi dagli insegnati della Scuola Ioulia Sofina ('Mazurca' e 'Danza ungherese'), e Ofelia Gonzalez e Pablo Moret ('Grand pas classique').

'Il carnevale degli animali' sulle musiche di Camille Saint-Saëns nella versione coreografica di Davide Bombana è la prima ad essere pensata per un pubblico giovane, con un importante messaggio ecologico. Amare e rispettare sempre gli animali e la natura. Il coreografo italiano, di chiara fama internazionale, evita ogni forma di astrazione e intellettualismo, rimane fedele alla concezione del divertissement pensata dal compositore e propone una serie di danze eterogenee in stile con atmosfere multiformi e colorate, volte a descrivere il mondo animale nella sua gioia istintiva e disordinata.

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