"Come dice una celebre scena de 'I Simpson', 'L'attimo fuggente' ha rovinato generazioni di professori, convinti che 'famolo strano' andasse comunque bene", mentre se uno ci pensa bene è la storia di un professore che spinge al suicidio un ragazzo, perché non è riuscito a capirlo". Il regista Guido Chiesa affronta il tema della scuola e dell'insegnamento in 'Classe Z', nelle sale dal prossimo 30 marzo per Medusa Film. Ospite stamane di 'AdnKronos Live' insieme a due dei protagonisti del film, Greta Menchi e Andrea Pisani, il regista ha sottolineato come il professor Andreoli, interpretato dal giovane Andrea Pisani, "riesca a trasformare gli elementi problematici della classe in un gruppo".
La pellicola parte dal primo giorno dell'anno della maturità per un gruppo di studenti di un liceo scientifico. A scuola, c'è una novità: alcuni studenti sono stati spostati dalle rispettive classi nella neonata 'sezione H', creata ex novo per loro. La scusa è il sovraffollamento delle classi, ma la verità è che il preside ha deciso di fare un esperimento al fine di capire se, togliendo alcuni elementi dalle rispettive classi e mettendoli in una classe "ghetto", il rendimento degli altri studenti possa migliorare.
"Uno dei temi che trapela di più dai social, e in generale dal mondo giovanile, è il tema della solitudine, l'individualizzazione dei ragazzi. Stanno tutti molto in rete ma nella realtà soli. Quello che riesce a fare il professore del mio film è guardare in faccia ognuno di loro e a creare un gruppo. La sua vera vittoria è quella". "E' stato bellissimo girare questo film, molto divertente - dice Greta Menchi, che nella pellicola è Stella, una giovane 'disadattata' che nasconde le insicurezze creandosi un'esteriorità perfetta- tante battute sono nate spontaneamente, e Guido è stato bravissimo a metterci a nostro agio e a rispettare i nostri tempi".
