Per il presidente Borgomeo, secondo il quale è "una pubblicità pacchiana" che "punta sul solito espediente del sesso", "evidentemente Marchionne non vuole contraddire i vecchi stereotipi sugli italiani"
"Una pubblicità pacchiana quella della 500X, che punta sul solito espediente del sesso. Ci chiediamo: ma perché non si è riusciti a trovare un messaggio un po' più originale? È un problema di creativi a corto di idee?". E' l'opinione del presidente dell'associazione di telespettatori cattolici Aiart, Luca Borgomeo, a proposito dello spot che mette in relazione le misure 'maggiorate' della 500X con la nota pillola blu, diffuso 'aiutino' per le prestazioni maschili.
"Le pubblicità delle auto sono sempre state famose per l'innovazione, per le scenografie e gli effetti scenici. Insomma, ci fanno sognare. Qui invece ci sembra che siamo di fronte a una piccola commedia all'italiana, per noi, di modesto livello - aggiunge Borgomeo - Evidentemente Marchionne non vuole contraddire i vecchi stereotipi sugli italiani".