Il Tas di Losanna ha ridotto da 2 anni a 15 mesi la squalifica della tennista russa Maria Sharapova, fermata dalla Federazione internazionale in seguito alla sua positività al meldonium in un controllo effettuato il 26 gennaio scorso durante l'Australian Open. Lo sconto di 9 mesi consentirà alla siberiana di tornare in campo dal 26 aprile 2017.
Il meldonium è stato inserito tra le sostanze vietate dalla Wada il 1° gennaio 2016. Dopo avere appreso della sua positività, la Sharapova ha rinunciato alle controanalisi e in una conferenza ha spiegato di avere assunto negli ultimi dieci anni un farmaco con la sostanza incriminata, il mildronate, su prescrizione del suo medico.
Il collegio del Tas, presieduto dall'italiano Luigi Fumagalli, ha deciso di ridurre la sanzione inizialmente decisa dalla Itf nei confronti della Sharapova riconoscendo comunque "un certo grado di colpa" nella condotta della tennista russa, in quanto avrebbe dovuto verificare che "la sostanza contenuta in un prodotto da lei assunto per un lungo periodo fosse ancora conforme alle regole antidoping".