Carlo Pellegrini in una nota: "Siamo assolutamente disponibili ad un adeguamento congruo dell’affitto. Ma congruo non vuol certo dire dieci volte tanto"
"Ho dato mandato ai miei legali di sondare la disponibilità della controparte per istituire un tavolo della pace per chiudere la trattativa in modo positivo così da salvare il Caffè Greco che è di nostra proprietà venendo incontro anche alle esigenze dei proprietari delle Mura: noi siamo assolutamente disponibili ad un adeguamento congruo dell’affitto. Ma congruo non vuol certo dire dieci volte tanto". Lo afferma in una nota Carlo Pellegrini, ad dell' Antico Caffè Greco di Roma.
"Non inventiamo nulla di nuovo: non abbiamo un canone calmierato bensì siamo in perfetta sintonia con le tariffe previste e pubblicate alla agenzia delle entrate - sottolinea - Abbiamo pagato per anni 18mila euro più Iva al mese".
"Siamo disponibili a sederci ad un tavolo pubblico di trattative perché vogliamo fare questa battaglia di civiltà alla luce del sole - conclude - Non abbiamo niente da nascondere. Abbiamo difeso in tutti questi anni il Caffè Greco da chi invece voleva togliere il vincolo delle Belle Arti posto nel 1953. Non si specula su un monumento nazionale. Non si cancellano la storia e la cultura che in 260 anni hanno varcato queste mura".