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Alberto Angela torna con 'Noos', il programma nel segno del papà Piero

Il divulgatore scientifico svela il nome della nuova trasmissione, omaggio al programma condotto insieme al padre nel 1998

Fotogramma
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10 giugno 2023 | 10.16
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Alberto Angela torna in tv con un programma nel segno del ricordo del papà Piero. Il divulgatore scientifico lo ha annunciato ieri in un lungo post su Facebook, spiegando così l'origine del nome della nuova trasmissione dal titolo 'Noos', omaggio al programma condotto insieme al padre nel 1998.

"Qualche settimana fa - scrive Angela -, ho pubblicato la foto di un interruttore con la scritta 'tenere acceso massimo 9 minuti', promettendovi l’inizio di un nuovo viaggio. Vi ho poi raccontato di aver deciso di raccogliere la fiaccola della divulgazione scientifica lasciata accesa da mio padre con i suoi programmi e vi ho annunciato l’inizio di questa nuova avventura. Adesso rimane solo da svelarvi il titolo del nuovo programma".

"Come vi anticipavo - afferma ancora -, non si chiamerà SuperQuark, quello è il programma di Piero e resterà suo per sempre. Ho quindi pensato a quale fosse il nome più adatto e la soluzione mi è venuta in mente ricordando con affetto un particolare del programma 'Viaggio nel Cosmo', che assieme a mio padre abbiamo realizzato nel 1998. In quel programma, mio padre viaggiava tra i pianeti e nel cosmo a bordo di un’astronave. Quell’astronave si chiamava Noos. Forma arcaica del termine “nous”, questa parola in greco antico aveva diverse sfumature di significato, ma, sostanzialmente, voleva dire: 'intelletto'. E così, viaggiare con l’intelletto automaticamente porta alla conoscenza e al sapere".

Ecco perché, racconta, "abbiamo deciso di chiamare 'Noos' il nuovo programma. È un omaggio alle esplorazioni nel sapere di mio padre e, al tempo stesso, rappresenta la continuazione dei viaggi nello spazio interstellare della conoscenza. Quel pulsante che avete visto serviva per accendere le luci interne di uno dei modelli di astronavi e stazioni spaziali usati nelle riprese in studio di 'Viaggio nel cosmo': per la tecnologia dell’epoca, non poteva rimanere in funzione più di 9 minuti per evitare sovraccarichi al sistema elettrico. Oggi, fortunatamente, le tecnologie ci consentono di fare molto meglio e realizzare cose allora impensabili. Da quel pensiero - aggiunge il divulgatore scientifico -, il passo è stato breve: è giunto il momento di 'riaccendere', ma per 'ben più di nove minuti', l’interruttore dell’astronave per un lungo viaggio nella divulgazione scientifica. Ci vediamo presto con Noos!".

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