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Brennero, Salvini: "Senza segnali a gennaio pronti a chiedere procedura infrazione"

"Inaccettabile che ci sia concorrenza sleale da parte di un Paese e di altre imprese"

(Fotogramma)
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17 dicembre 2022 | 12.21
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"I tempi sono quelli che sono e vado giù per le dirette, sicuramente se a gennaio non ci saranno segnali, se non si raggiungerà un accordo, noi chiederemo la procedura d'infrazione. Lo vedremo se ce ne sarà bisogno tra non molto". Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini a proposito della questione legata alla concorrenza sleale degli autotrasportatori in ingresso in Italia al Brennero, intervenendo all'assemblea di Confartigianato Trasporti. "Lo Stato Italiano ha strumenti per far capire che abbiamo perso la pazienza perché è inaccettabile che ci sia concorrenza sleale da parte di un Paese e di altre imprese" ha aggiunto, spiegando che si rivedrà "a gennaio con il ministro tedesco" con il quale "stiamo facendo pressing sulla Commissione europea".

"L'accordo è che se non ci saranno segnali concreti già a gennaio 2023 ci vediamo sul Brennero, ho chiesto alla Polstrada i dati dei controlli dei camionisti stranieri in ingresso nel nostro Paese - ha spiegato - e se abbiamo a che fare con qualcuno che non rispetta le regole vedremo di rendere pan per focaccia, se non ci ascolteranno con le buone in qualche maniera ci ascolteranno, perché non è possibile che in Europa ci siano Paesi di serie A e di serie B".

MANOVRA E CARO CARBURANTI - Poi, a proposito dello stanziamento di 200 milioni di euro per mitigare il caro carburanti per l'autotrasporto, Salvini ha sottolineato: "Sui 200 milioni facciamo i guardiani del faro perché in manovra economica l'importante è il tetto che esce e non quello che parte ma siamo fiduciosi, ovviamente solo per i conto terzi".

TRANSIZIONE ECOLOGICA - "Sono d'accordo sulla necessità di avere calma e buon senso per la transizione ecologica, con neutralità, che vuol dire non guardare di malocchio nessuna forma di alimentazione e di combustione, sono contro limitazioni, imposizioni e obblighi" ha detto il ministro dei Trasporti, osservando che a Milano "siamo alla follia" laddove non si consente l'ingresso di auto e furgoni in alcuni casi euro 5, "così non si aiuta l'ambiente, così si lasciano a piedi 400mila lavoratori che non penso che abbiano l'auto o il furgone con qualche anno sulle spalle perché è vintage, penso che non abbiano le risorse economiche per cambiare l'auto o il furgone e sicuramente non debbono essere puniti".

RIFORMA ITS - Il vicepremier ha parlato anche degli Its: "Lavorate bene con l'apprendistato, sono un tifoso della riforma degli Its, non è vero come dice qualche parlamentare di sinistra che i ragazzi che fanno il liceo sono più pronti, preparati e aggiornati, non è vero anzi spesso è vero l'esatto contrario nell'anno del Signore 2022".

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