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Brexit, Belluzzo (Camera Commercio Londra): "Gb sarà più cara e meno europea"

"Per fare un vero bilancio bisognerà aspettare 5 anni. Per chi vuole investire serviranno veri progetti, non si potrà venire in maniera estemporanea. Bene le aperture del 19 luglio, serve un rilancio dell'economia".

Alessandro Belluzzo, presidente camera di Commercio italiana a Londra
Alessandro Belluzzo, presidente camera di Commercio italiana a Londra
14 luglio 2021 | 15.56
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A causa del Covid "non abbiamo ancora capito gli effetti della Brexit", probabilmente bisognerà aspettare cinque anni per fare un bilancio. Ma sicuramente il Regno unito "sarà un paese meno europeo" e "più caro", dove non si potrà venire a investire o lavorare "in maniera estemporanea". A dirlo all'Adnkronos è il presidente della Camera di Commercio italiana a Londra, Alessandro Belluzzo, invitato a fare un primo bilancio a poco più di sei mesi dall'inizio della Brexit e in vista del sollevamento della gran parte delle restrizioni anticovid in Inghilterra il 19 luglio.

"Adesso si andrà veramente a capire quale siano i costi della Brexit, mi aspetto che ci saranno dei negoziati bilaterali. Ci sono degli effetti che sono stati nascosti, sul piano sociale ed economico, tutti ci siamo concentrati sul covid", spiega Belluzzo. Intanto "sono aumentati i costi, la Brexit porterà ad una inflazione maggiore, a giugno è stata del 2,5%. Mi aspetto che questo paese diventi ancora più caro e ancora più diviso fra ricchi e poveri, chi vorrà mangiare e bere bene pagherà di più, andiamo verso un modello statunitense, dove una bottiglia di vino costa cento dollari, non 50 pound", rimarca Belluzzo.

Già nel settore dell'hospitality c'è un problema di personale, legato al costo dei visti, che pesa sui ristoratori. Un dipendente che prima costava 18-20 mila euro, ora ne costa 20-25mila, più il costo del visto, racconta il presidente della Camera di Commercio.

"E' importante - sottolinea - per coloro che hanno deciso di rimanere qui, d'investire in questo paese, di fare sistema ancora di più, di essere uniti, di fare riferimento al sistema Italia, di cui fa parte la Camera di commercio. Bisogna evitare iniziative estemporanee e scorciatoie, che magari prima potevano essere più facili da prendere. Perché adesso, per essere qui, bisogna avere un'organizzazione vera e un progetto vero e proprio, perché i costi sono aumentati. Per poter far bene, bisogna investire di più, essere veramente competenti e credere in questo paese, nei settori nuovi e in quello che questo paese può dare, altrimenti conviene non farlo".

"Tra cinque anni ci accorgeremo cos'è la Brexit, sia negli effetti positivi che negativi, allora potremo fare un bilancio, non prima. Ma sicuramente sarà un paese meno europeo, frequentato da meno europei", prevede Belluzzo.

Intanto la Camera di Commercio italiana a Londra vede con favore l'allentamento delle restrizioni anti covid in Inghilterra il 19 luglio. "Per noi è una cosa importante che accada, perché è necessario dare un po' di libertà alle attività economiche, soprattutto l'hospitality, serve un rilancio dell'economia locale di Londra che poi è internazionale", dice Belluzzo, parlando di un settore dove vi è una forte presenza d'italiani.

Speriamo "che venga più gente da fuori, in questo momento, purtroppo, Londra sta soffrendo molto nei settore dell'hospitalitiy, del fashion, dell'arte, sono i turisti che mancano", rimarca Belluzzo, auspicando che presto venga tolto l'obbligo di quarantena nei confronti di altri stati, fra cui l'Italia.

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