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Sostenibilità: con 'Poi Energia' realizzati 2.553 progetti di enti e imprese

In un libro realizzato in collaborazione con Invitalia sono raccontate le migliori pratiche (video)

Sostenibilità: con 'Poi Energia' realizzati 2.553 progetti di enti e imprese
16 giugno 2016 | 17.17
LETTURA: 5 minuti

Sono ben 2.553 i progetti, presentati da enti, amministrazioni pubbliche locali e centrali e imprese, realizzati grazie agli investimenti finanziati dal 'Poi Energia' (Programma operativo interregionale Energie rinnovabili e Risparmio energetico). Finanziato col Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), nel periodo 2007-2013, il Programma ha sostenuto progetti nelle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). Complessivamente, il 'Poi Energia' ha fatto affluire sui territori dell’obiettivo Convergenza risorse per oltre 1 miliardo di euro (video).

Così, sono molte le realtà territoriali che hanno migliorato le loro condizioni ambientali e la vita dei cittadini, a dimostrazione delle validità delle scelte di policy effettuate e di come la green economy sia ancora oggi uno degli strumenti principali per l'uscita dalla crisi. I risultati del Programma sono stati illustrati oggi, a Roma, e raccolti in un volume realizzato con la collaborazione di Invitalia ('Rinnovabili ed efficienza energetica: un racconto lungo una programmazione').

Risultati che sono il frutto delle azioni progettuali derivanti dai bandi e dalle procedure negoziali avviate dai tre organismi preposti alla gestione e all’attuazione del Programma: il ministero dello Sviluppo economico -direzione generale Mercato elettrico, Energie rinnovabili ed Efficienza energetica, Nucleare (dg Mereen), in qualità di Autorità di gestione, la direzione generale per gli Incentivi alle imprese (dg Iai) dello stesso ministero e la direzione generale per il Clima e l’Energia del ministero dell’Ambiente, nel ruolo di organismi intermedi. Invitalia ha svolto il ruolo di assistenza tecnica in tutte le fasi della programmazione comunitaria, lavorando anche per far accedere più facilmente le pubbliche amministrazioni ai bandi e alle opportunità offerte dal Programma.

Il Programma si è rivolto a soggetti pubblici e privati, tramite procedure ad evidenza pubblica e negoziali con una strategia fondata sul sostegno della domanda pubblica e su interventi in favore dei soggetti imprenditoriali, realizzando iniziative e progetti secondo quanto previsto dagli obiettivi assunti nella strategia del Programma.

I progetti finanziati riguardano: la produzione di energia da fonte rinnovabile (Fer); l’efficientamento energetico degli edifici pubblici; il sostegno agli investimenti delle imprese, in ambito energetico; il finanziamento di interventi sul territorio per il potenziamento e la conversione 'intelligente' delle reti di distribuzione e trasmissione dell’energia; la realizzazione di diagnosi energetiche; l’attuazione di studi di fattibilità e analisi per la valutazione del potenziale di sviluppo energetico.

Nel dettaglio, il Programma ha permesso di avere: 1.283 cantieri attivati per la realizzazione di interventi sugli edifici della Pa; 1.172 progetti realizzati dai Comuni; 26 progetti nelle Università; 19 progetti nei Musei ed edifici di pregio; 23 progetti su edilizia carceraria; 10 progetti nelle strutture ospedaliere; 1.605 km di rete ammodernati in un’ottica di smart grid; 240 milioni di euro circa il contributo del Programma alle imprese, prevalentemente micro e pmi (73%), per il finanziamento di 1.237 progetti.

E ancora: 703 milioni di euro di investimenti complessivamente sul territorio grazie al contributo del Programma, compreso il contributo del Programma, attivati dalle imprese; 8 studi sulla geotermia; 2 procedure innovative di amministrazione digitale (Cse2014 e Cse2015) che hanno realizzato oltre 800 progetti; 416.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica ridotte secondo le stime del Programma; 105 megawatt di capacità addizionale installata per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

"La rilevanza degli investimenti - si legge nel testo - prevede la prosecuzione del 'Poi Energia', anche nel periodo 2014-2020, con una specifica linea di azione nel Pon Imprese e Competitività. Questa tuttavia non è l’unica attività che continua".

"Nel corso della Programmazione 2014-2020, le Regioni e le imprese - si spiega - avranno la possibilità di acquisire e valorizzare gli studi, le proposte impiantistiche e le diagnosi realizzate dal 'Poi Energia', per sfruttare l’elevato potenziale di risorse non ancora utilizzate al meglio, come la fonte geotermica, o valorizzare i benefici economici derivanti dal risparmio energetico. Così come i progetti realizzati su scuole, università, edifici comunali e altre strutture di rilevanza per la comunità rappresentano un modello ad alto grado di replicabilità applicabile nei Programmi operativi regionali (Por)".

Dunque, come spiega Simonetta Piezzo, dirigente del Mise (dg Mercato elettrico, rinnovabili, efficienza energetica, nucleare), il bilancio del Programma "è sicuramente positivo". "Abbiamo lavorato in grande sinergia - sottolinea - con tutti gli attori istituzionali, con le amministrazioni pubbliche, i Comuni e le Regioni, e questo è il risultato di un grande lavoro di squadra".

"Le risorse - prosegue - sono state tutte impegnate e anche questo è un risultato abbastanza particolare per il nostro paese, e stiamo presumendo di arrivare a poterle esaurire tutte".

Quanto alla prossima fase di programmazione, "le azioni di efficientamento energetico - conclude - sono comprese nel nuovo Programma Imprese e Competitività, che sarà sempre gestito dal ministero dello Sviluppo economico e che prevede interventi per questa misura da parte delle Regioni".

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