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Covid Veneto, Zaia: "Ore cruciali, attesa per la 'sentenza'"

Il governatore si dice fiducioso nei dati di oggi della Regione per quanto riguarda l'emergenza Coronavirus che "fanno sperare in un buon esito della classificazione per zone". "Certo c'è un aumento dei contagi, ma in rapporto con i tamponi fatti siamo a un terzo di marzo" fa notare

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
19 novembre 2020 | 14.04
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"Queste sono ore cruciali. Oggi pomeriggio ci sarà il confronto con il governo e le Regioni e domani sera arriva la 'sentenza'. Comunque, gli indicatori del Veneto ci fanno sperare in un buon esito della classificazione per zone". Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa. "Certo, la pressione sugli ospedali veneti c'è con 2.500 ricoverati, ma abbiamo un tasso di occupazione delle terapie intensive più basso in Italia", ha assicurato il presidente del Veneto. "Certo c'è un aumento dei contagi ma in rapporto con i tamponi fatti siamo a un terzo di marzo: infatti, su un totale di 47.132 tamponi (tra molecolari e i test rapidi) i nuovi positivi sono 3.753 con una percentuale del 7-8%". "Quella dello scontro tra regioni e governo sui parametri è una leggenda metropolitana da sfatare. Vorrei ricordare che dal 21 febbraio ad oggi, cioè dall'inizio dell'epidemia le regioni italiane hanno votato tutti i provvedimenti del governo, senza eccezione alcuna". "Questa volta chiediamo solo chiarimenti sul metodo dei 21 parametri per la decisione sulle fasce di rischio" ha spiegato Zaia alla vigilia dell'incontro di oggi pomeriggio tra le regioni e il governo.

"Il prossimo Natale? In famiglia e senza assembramenti". "Certo, per sapere davvero come sarà il Natale ci vorrebbe la sfera della verità ma non c'è dubbio che, più noi investiamo in tutela e rispetto delle regole più possibilità abbiamo di un Natale quasi normale, ovviamente, non si potrà far festa in piazza e gli assembramenti vanno assolutamente evitati" conclude.

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