
La vittima è Claudio Ercoli, ispettore di piazza. L'uomo aveva riportato ustioni di III grado sul 55% del corpo. Eni: "Nessuna persona della società coinvolta nell'incidente"
E' morto uno dei feriti più gravi a seguito dell'esplosione della cisterna di gpl in via dei Gordiani a Roma. L'uomo aveva riportato ustioni di III grado sul 55% del corpo. La vittima è Claudio Ercoli, 67 anni, ispettore di piazza. Era il responsabile della stazione di servizio e subito dopo l'esplosione era stato soccorso dai carabinieri insieme a un altro ferito.
L'uomo era stato sottoposto nella giornata di ieri a un complesso intervento di innesto di cute omologa. ''L'equipe medica e chirurgica - sottolinea la Asl Roma 2 - ha messo in atto ogni possibile trattamento intensivo e specialistico, ma le condizioni cliniche del paziente sono progressivamente peggiorate, fino al decesso, causato dalla gravità delle lesioni riportate''. Ercoli era ricoverato al Sant'Eugenio, l'ospedale romano specializzato nella cura dei pazienti con gravi ustioni. Rimane ancora in condizioni critiche, ma stabili, l'altro paziente coinvolto, che presenta ustioni sul 25% del corpo.
Dopo la morte di uno dei feriti più gravi, nelle prossime ore nel fascicolo della Procura di Roma potrebbe entrare il reato, più grave, di omicidio colposo, oltre a quello di disastro e lesioni, al momento a carico di ignoti. Lunedì scorso c'è stato un primo vertice a piazzale Clodio con pm e vigili del fuoco e al fine di capire le cause dell'incidente al distributore e ricostruire i momenti precedenti all'esplosione potrebbe essere affidato l'incarico per una maxi-consulenza.
"Con Claudio siamo cresciuti insieme nel quartiere Villa Gordiani. Prima l'infanzia a scuola insieme, al Gioacchino Belli, poi da ragazzi, io pompiere lui aviere in Aeronautica. Una persona per bene, altruista. Se c'era da aiutare qualcuno, era sempre il primo a correre. Ho sperato fino all'ultimo che ce l'avrebbe fatta". È il ricordo all'Adnkronos di Marco, amico d'infanzia di Claudio Ercoli. Non trattiene le lacrime, ma racconta "l'amore di Claudio per gli animali. Sposato con Mariagrazia da almeno 40 anni - continua - aveva dei figli ma non ci vedevamo da un po'. Ogni tanto lo andavo a trovare al rifornitore di benzina. Non posso ancora crederci, quando ho saputo la notizia mi sono precipitato in ospedale, purtroppo non me lo hanno fatto vedere".
"In merito alla triste notizia della scomparsa di una delle persone ferite nell'esplosione del distributore di Ecogasauto, Eni conferma che nessuna persona della Società è stata coinvolta nell'incidente, non essendo l'impianto di proprietà di Eni", si legge in una nota della società.
"Come già evidenziato il giorno dell'incidente, l'impianto di distribuzione di gpl e carburanti è una stazione di servizio della società Ecogasauto srl che ha in utilizzo il marchio Eni. Inoltre, il gpl viene trasportato e gestito nell'impianto direttamente da Ecogasauto", sottolinea la società.