Gay, Pro Vita e Famiglia: "La Cei non confonda l'accoglienza con l'approvazione"

Dopo le recenti posizioni emerse nel dibattito ecclesiale italiano, culminato nella Terza Assemblea Sinodale, in particolare sul tema dell’accoglienza dei fedeli che si identificano come Lgbt

(Repertorio Fotogramma)
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28 ottobre 2025 | 11.30
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Pro Vita & Famiglia esprime viva preoccupazione per le recenti posizioni emerse nel dibattito ecclesiale italiano, culminato nella Terza Assemblea Sinodale, in particolare sul tema dell’accoglienza dei fedeli che si identificano come Lgbt. Nonostante il chiarimento di monsignor Erio Castellucci, presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale, che ha spiegato che il documento non avalla – come titolato da alcuni organi di stampa – nessun tipo di Gay Pride, è comunque egualmente grave che i vescovi italiani abbiano parlato nel documento di 'sessualità' in riferimento a 'preadolescenti, adolescenti e giovani' ed è grave che lo stesso Castellucci abbia specificato l’intenzione di appoggiare le Giornate contro l’omofobia del 17 maggio e le veglie contro l’omobitransfobia, che dietro la scusa della giusta lotta alle discriminazioni si sono già in passato, più volte, rivelate essere momenti per avanzare richieste intrinsecamente contrarie al Magistero della Chiesa e al Catechismo della Chiesa cattolica, e che rischiano di legittimare pratiche come sessualità libera e fluida, transgenderismo, unioni omosessuali, adozioni per coppie dello stesso sesso, matrimonio egualitario e addirittura la pratica dell’utero in affitto.

La missione della Chiesa non è adattarsi alle mode culturali o politiche del momento, soprattutto quando mettono in pericolo la famiglia, il matrimonio e i giovani, ma accogliere, con misericordia, rimanendo fedele al proprio Magistero e alle Scritture. Lo stesso Papa Francesco disse più volte che 'la teoria del gender è uno sbaglio della mente umana che crea tanta confusione' e che 'c’è un grande nemico del matrimonio: la teoria del gender'. Anche Papa Leone XIV, recentemente, ha affermato che la famiglia è solo quella formata da un uomo e da una donna e che 'i contro-modelli di famiglia sono effimeri e deludenti'. Pro Vita & Famiglia invita dunque con rispetto ma con fermezza i Pastori della Chiesa italiana a rimanere saldi nel Magistero e nel Catechismo della Chiesa Cattolica, che insegnano ad accogliere ogni persona con amore e dignità, ma senza confondere la compassione con la legittimazione di comportamenti contrari alla legge morale naturale.

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