
Erano ricoverati in terapia intensiva neonatale, in entrambi riscontrata un'infezione da batterio Serratia marcescens. Sospesa l'ammissione di prematuri, Tin spostata
Due neonati prematuri sono morti in terapia intensiva neonatale dell'ospedale di Bolzano a seguito di un’infezione batterica. "Oltre ai gravi problemi dovuti alla prematurità estrema, in entrambi i bambini – che pesavano alla nascita meno di 1000 grammi - è stata riscontrata un'infezione da batterio Serratia marcescens. Si tratta un batterio molto diffuso nell'ambiente che si trova, tra l'altro, nell'acqua, nel suolo, nelle piante, negli animali e anche nell'uomo". Così in una nota l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige che oggi ha tenuto una conferenza stampa a Bolzano. "È stata inoltre inviata una segnalazione preventiva alla Procura di Bolzano", ha precisato l'azienda.
"Per persone sane questo batterio è generalmente innocuo, ma per i piccoli prematuri l'infezione è potenzialmente letale. All'Ospedale di Bolzano sono state e vengono applicate tutte le misure preventive previste - ricorda l'azienda -. Sono state implementate procedure per la corretta igiene delle mani e misure igieniche standard: misure queste che vengono rigorosamente rispettate dal personale. Inoltre, una volta alla settimana viene effettuato uno screening di routine su tutti i neonati prematuri per verificare la presenza di germi. Nonostante tutte queste misure di prevenzione, non è possibile evitare al 100% casi di contagio".
La Direzione dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige esprime "la propria vicinanza alle famiglie e sottolinea che si sta facendo tutto il possibile per chiarire al più presto le cause delle infezioni, prevenire ulteriori contagi e garantire la sicurezza delle cure".
L’Assessore alla salute, Hubert Messner: “Il decesso dei due neonati ci colpisce tutti profondamente. È una tragedia immensa quando una vita appena iniziata si spegne così presto. Il mio pensiero va innanzitutto alle famiglie colpite, alle quali porgo le mie più sentite condoglianze. Da neonatologo conosco il team del Reparto guidato dal primario Alex Staffler e so che tutti operano con grande professionalità, sia dal punto di vista medico che umano. Sostengo tutte le misure necessarie per superare al meglio questa difficile situazione e vorrei ringraziare tutti coloro che si impegnano per il bene dei più piccoli”.
Fra le misure messe in campo, elencano dall'azienda, è stata "sospesa l'ammissione di neonati prematuri ad alto rischio" nella struttura. E in accordo con l'ospedale Santa Chiara di Trento, "tutte le donne incinte con travaglio possibile prima della 32ª settimana saranno trasferite a Trento".
Sono stati poi prelevati campioni dalle mani del personale ed è stata effettuata anche un'analisi ambientale: questo sia nel reparto di Terapia intensiva neonatale che nell'Area operatoria del reparto di Ostetricia. I risultati di tutti i test effettuati "finora sono stati negativi", informano dall'azienda sanitaria. Inoltre, il reparto di Terapia intensiva neonatale è attualmente in fase di completa disinfezione.
La Tin sarà trasferita a breve nei locali dell'ex reparto di Terapia intensiva per adulti. Mentre il reparto di Ostetricia, la Terapia intensiva per adulti e tutti gli altri reparti non sono interessati dal caso e continuano a lavorare senza limitazioni, si legge nella nota post conferenza stampa.