Puccio, uno dei fratelli di Emilio Fede: "Ci volevamo bene, ma ci considerava poveracci"

"Mi invitò al matrimonio della prima figlia ma non a quello della seconda perché credo dovesse esserci Berlusconi” rivela in un’intervista al Corriere della Sera

Puccio Fede ai funerali del fratello Emilio (Fotogramma/Ipa)
Puccio Fede ai funerali del fratello Emilio (Fotogramma/Ipa)
19 settembre 2025 | 20.14
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Puccio Fede racconta al Corriere della Sera il suo rapporto con il fratello, ex direttore del Tg4, morto il 2 settembre scorso a Segrate nell’hinterland milanese. L’intervista a Puccio in videochiamata da Sharm el-Sheikh dove, rivela, "ho deciso di stabilirmi definitivamente". "Non ci vedevamo spesso, ma a nostro modo ci volevamo bene anche se lui ci considerava i fratelli poveracci. Mi invitò al matrimonio della prima figlia, ma non a quello della seconda perché credo dovesse esserci Berlusconi. Però abbiamo condiviso tante cose".

"Eravamo quattro fratelli: Antonio, piccolo imprenditore, era il primo, classe 1927. Poi il secondogenito Emilio, il celeberrimo giornalista, nato nel 1931. Io, il terzo, Puccio Giuseppe, professione documentarista, sono del 1935. Il quarto, Carlo, 1941, era un contabile. Sono rimasto io..." conclude.

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