
Fare incontrare i linguaggi delle arti performative contemporanee, digital e urban art, con scienze naturali e biologia marina per accrescere una Ocean Literacy del Mediterraneo, strumento pensato dall’Unesco per promuovere lo sviluppo sostenibile del mare e delle sue risorse. È partito dall’Italia già due anni fa e ha coinvolto le isole del Mediterraneo di Ustica (Sicilia), Gozo (Malta) e Alonissos (Grecia) il progetto “Art4Sea”, finanziato nell’ambito del Programma Creative Europe (Crea)– Call Crea-Cult-2022-Coop, per attivare un modello di cooperazione transnazionale e interdisciplinare che coinvolgerà artisti, creativi, esperti digitali e ricercatori marini. Obiettivo, quello di co-produrre un sistema di prodotti artistici, fisici e digitali insieme, finalizzati a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche ambientali, dell’inquinamento marino e dei cambiamenti climatici e promuovere la partecipazione attiva delle comunità locali isolane sviluppando la loro consapevolezza sul tema.
Dopo le residenze artistiche svoltesi nel 2024, finalmente anche a Ustica gli otto artisti selezionati dal progetto presenteranno i loro lavori e le opere site-specific, tra cui murales, opere sonore e digitali e una statua sottomarina. A conclusione del progetto il grande evento artistico multidisciplinare, che si terrà sull’isola dal 10 al 12 settembre: “Ustica Sommersa” sarà una tre giorni di spettacoli, danze e arti visive a confronto con il territorio usticese. L’evento è stato ideato da Pino di Buduo e Lucenzo Tambuzzo, direttore artistico del progetto “Art4Sea”, e sarà realizzato dal Teatro Potlach di Fara Sabina, con la direzione artistica di Pino Di Buduo. In occasione di “Ustica Sommersa”, il centro storico dell’isola di Ustica si trasformerà in un percorso artistico diffuso, dove la memoria del mare e la voce del territorio emergeranno in tutta la loro forza, in un dialogo profondo tra arte, natura e comunità. In programma, circa 30 spettacoli simultanei che coinvolgeranno la popolazione usticese. Fulcro dell’evento è la tutela dell’ecosistema marino e la valorizzazione di tutto ciò che vive “sommerso”, non solo sotto il livello del mare, ma anche sotto la superficie del quotidiano e del sentire dei visitatori fugaci dell’isola. Ogni tappa del percorso sarà una finestra sul dialogo tra uomo e natura, tra territorio e memoria, tra presente e futuro. “Ustica Sommersa” non è solo uno spettacolo, ma una vera esperienza collettiva: un momento di condivisione, riflessione e rigenerazione culturale e ambientale, reso possibile grazie alla visione artistica del Teatro Potlach, al coinvolgimento della comunità locale e alla bellezza inestimabile dell’isola di Ustica.
Saranno presentate tutte e otto le opere degli artisti internazionali: quattro le opere digitali, da Carlos Izquierdo (Spagna), autore di “Liquid Tiles”, un’opera che fonde audio, ceramica e identità locale per raccontare il mare come eco culturale, a Natalia Wilk (Polonia), danzatrice subacquea, artista video e stuntwoman, che ha creato “Wake Up to Disappear”, un viaggio poetico subacqueo che interroga la convivenza tra esseri umani e mare, da Simon Duflo (Francia), regista di “Ustica VR”, un cortometraggio VR immersivo che ci introduce nel mondo dell’apnea a Ustica, a Annika Boll (Germania), autrice di “you don’t know what love is”, un video poetico e immersivo che intreccia amore perduto e perdita ecologica attraversa coralli sbiancati e scelte invisibili, incoraggiando una riflessione sul nostro impatto e sulla fragilità degli ecosistemi marini. Saranno presenti sull’isola gli artisti della scultura subacquea e dei tre murales: Davide Galbiati, scultore italo-francese che per il progetto ha realizzato “The Queen of the Corals”, una figura femminile sommersa che custodisce il legame tra mare e rinascita. L’opera scultorea di Galbiati verrà scaricata al porto di Ustica e verrà posizionata nei pressi di Cala Giacona giovedì 11 settembre. Diverse le artiste muraliste coinvolte dal progetto, da Mariana Duarte Santos (Portogallo), autrice di “Beneath the Surface”, un murale che rivela la vita sottomarina e il potere invisibile delle alghe marine, a Silvia Gadda (Italia), autrice di “Guardians”, un murale dedicato alla Posidonia e all’abbraccio profondo tra l’uomo e il mare. A disegnare in zona Porto un grande murale dedicato alla sensibilizzazione sulla protezione dei coralli è la spagnola Amanda Arrou-Tea, con la sua opera “Mermaids Do Take Care of the Ocean”. Tutti i murales saranno terminati tra l’11 e il 13 settembre.