Chiude la Biennale Architettura 2025, la più vista di sempre

Con 298.000 biglietti venduti, cui si aggiungono le 17.584 presenze durante la pre-apertura

(Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia)
(Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia)
23 novembre 2025 | 18.35
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Si è chiusa oggi, domenica 23 novembre 2025, la 19esima Mostra Internazionale d'Architettura "Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva." della Biennale di Venezia, a cura di Carlo Ratti, con 298mila biglietti venduti (+5% sul 2023), cui si aggiungono le 17.584 presenze durante i giorni di pre-apertura. Diventa così la Biennale Architettura più vista di sempre considerata l'alta partecipazione di visitatori in pre-apertura rispetto all'edizione record del 2021. Sono stati 758 gli architetti invitati alla Mostra Internazionale e 303 i Progetti partecipanti.

Così il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, ha commentato i risultati: "In questi mesi ricercatori, addetti ai lavori, famiglie si sono dati appuntamento nelle sedi delle Corderie dell’Arsenale e dei Giardini della Biennale di Venezia per celebrare - con la Mostra di Architettura di Carlo Ratti cui va il grazie - un momento di conoscenza e di crescita partecipata. I progetti in Mostra e le iniziative di 'Gens Public Programme' hanno fornito ai visitatori strumenti preziosi alla lettura dei nostri tempi complessi. Salutata da uno smagliante successo di pubblico – anche considerata la chiusura per restauro del Padiglione Centrale ai Giardini, che sarà restituito rinnovato per la Biennale Arte 2026 - da questo momento la Mostra Internazionale di Architettura si consegna e appartiene dunque al Futuro, il tempo di tutti noi, Gens dotati di Intelligenza"..

Il Curatore Carlo Ratti da parte sua ha dichiarato: "Sono molto contento del successo della Biennale Architettura. Anche il Public Programme ha registrato un’adesione straordinaria, con centinaia di workshop che hanno costantemente animato lo Speakers' Corner all'Arsenale. Migliaia di partecipanti si sono alternati sul palco, uniti dal richiamo dell’intelligenza collettiva, tema centrale di questa edizione. Eppure, la vera eredità di una Biennale non si misura nella popolarità immediata, ma in ciò che resta nel tempo. Propongo quindi due criteri. Il primo riguarda l’impatto sulla pratica architettonica. Il tema di quest’anno ci invita a mobilitare ogni forma di intelligenza a nostra disposizione per affrontare un clima che cambia. Dobbiamo fermare il consumo di suolo e adattare il patrimonio costruito alle nuove condizioni ambientali, correggendo gli errori del recente passato. Se questi principi troveranno spazio nella pratica professionale nei prossimi anni, allora potremo considerare questa edizione davvero riuscita. La seconda eredità riguarda la natura stessa di una Biennale - spiega Ratti - In un’epoca segnata da comunicazioni istantanee, non basta più esporre opere: è necessario creare luoghi in cui possa emergere nuova conoscenza. Da questa convinzione nasce l’approccio del “Laboratorio” che ha guidato il lavoro di quest’anno: un ecosistema creativo in cui architetti, scienziati, filosofi, chef, programmatori, agricoltori e molte altre figure professionali hanno potuto incontrarsi e collaborare. Il successo di questa edizione è merito di tutti loro, che hanno accettato una sfida audace e sperimentale, oltre i confini della propria pratica quotidiana. Ringrazio infine due fantastici team: il mio team curatoriale e il team della Biennale di Venezia, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco: insieme abbiamo condiviso una splendida avventura".

Il pubblico dei visitatori della Biennale Architettura 2025 proviene per il 50% dall'estero e per il 50% dall'Italia. Rilevante la presenza dei giovani e degli studenti under 26 che sono stati più di 84.000, pari al 28% dei visitatori totali. I partecipanti al Progetto Categorie Fragili per la Biennale Accessibile sono stati 996 (71 gruppi). Il dato conferma la costante attenzione della Biennale ad attività legate all'accessibilità del patrimonio culturale e in particolare delle arti contemporanee nei confronti di persone con disabilità o in situazioni di disagio sociale o emarginazione.

Tre detenuti degli istituti penitenziari di Venezia, Padova e Treviso hanno preso parte alla Biennale Architettura 2025, svolgendo attività lavorative inserite in un progetto pluriennale della Biennale di Venezia, realizzato in collaborazione con le carceri veneziane e con l'associazione Seconda Chance, che opera nell'ambito di un protocollo ufficiale con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia. L'iniziativa, fondata sui principi costituzionali della rieducazione e del reinserimento sociale, offre ai detenuti opportunità di lavoro temporaneo come parte integrante del loro percorso di recupero.

Sono 2.351 i giornalisti accreditati solo nei giorni di pre-apertura, di cui 1.345 giornalisti rappresentanti di tutte le più importanti testate internazionali, generaliste e specializzate. A questi si aggiungono i giornalisti via via accreditatisi durante i mesi di Mostra provenienti da agenzie, televisioni, radio, quotidiani, periodici, testate online. La rassegna stampa riporta un'attenzione estesa a tutte le aree geografiche, con oltre 3.000 articoli cui si aggiungono i numerosi servizi e speciali su tv, radio, riviste specializzate e piattaforme online internazionali.

Il Leone d'Oro alla Carriera e il Leone d'Oro Speciale alla Memoria, attribuiti su proposta del Curatore, sono stati consegnati rispettivamente alla filosofa statunitense Donna Haraway, e all'architetto, progettista e designer italiano Italo Rota (2 ottobre 1953 - 6 aprile 2024).

La Giuria Internazionale, presieduta da Hans Ulrich Obrist, curatore, critico e storico dell'arte svizzero, direttore Artistico della Serpentine di Londra, con l'italiana Paola Antonelli, Senior Curator del Dipartimento di Architettura e Design, nonché direttrice fondatrice del settore Ricerca e Sviluppo del Museum of Modern Art (MoMA) di New York; e Mpho Matsipa, architetta, docente e curatrice sudafricana, ha deciso di attribuire così i premi ufficiali: Leone d'Oro per la miglior Partecipazione Nazionale al Regno del Bahrain; due menzioni speciali come Partecipazione Nazionale alla Santa Sede e alla Gran Bretagna; Leone d'Oro per la miglior partecipazione a Canal Café (Diller Scofidio + Renfro, Natural Systems Utilities, Sodai, Aaron Betsky, Davide Oldani); Leone d'Argento per una promettente partecipazione a "Calculating Empires: A Genealogy of Technology and Power Since 1500" (Kate Crawford, Vladan Joler); due menzioni speciali alle partecipazioni "Alternative Urbanism: The Self-Organized Markets of Lagos" (Tosin Oshinowo, Oshinowo Studio) e "Elephant Chapel" (Boonserm Premthada).

Sono stati 52.383 (3.205 gruppi) i partecipanti alle attività educational e ai servizi di visite guidate; 29.685 i giovani e gli studenti che hanno partecipato alle attività educational; 4.961 gli insegnanti coinvolti nelle attività educational in sede espositiva. 22.698 adulti hanno partecipato alle visite guidate (+22% rispetto al 2023). I contenuti pubblicati durante la Biennale Architettura 2025 sulle piattaforme social Facebook, X, Instagram e YouTube de La Biennale di Venezia hanno ottenuto complessivamente più di 121 milioni di visualizzazioni, generando circa 2 milioni di interazioni. (di Paolo Martini)

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