È la seconda opera più costosa di sempre venduta a un'asta
Gustav Klimt riscrive la storia del mercato dell'arte: il suo "Ritratto di Elisabeth Lederer" diventa il secondo dipinto più costoso mai venduto all'asta, stabilendo martedì sera un nuovo record assoluto per l'artista austriaco e un primato storico per Sotheby's. La vendita, tenutasi nella nuova sede della casa d'aste nel rinnovato Breuer Building di New York, è stata uno degli appuntamenti più attesi della stagione e ha segnato un punto di svolta nelle aste di novembre.
Dopo oltre 20 minuti di offerte serrate, il capolavoro di Klimt ha raggiunto l'impressionante cifra di 236,4 milioni di dollari, commissioni incluse, superando ampiamente la stima iniziale di 150 milioni. La gara è iniziata da una base di 130 milioni e si è presto trasformata in un duello ad alta tensione tra due collezionisti anonimi al telefono, assistiti dagli specialisti David Galperin e Julian Dawes. A spuntarla è stato 'offerente guidato da Dawes, che ha ottenuto l'opera con un 'hammer price' di 205 milioni di dollari. In sala, tra gli osservatori più attenti, anche l'adviser Patti Wong, attiva nelle prime battute. Al momento dell'aggiudicazione, la sala è esplosa in un lungo applauso, mentre il proprietario di Sotheby's, Patrick Drahi, sorrideva compiaciuto accanto al banco telefonico.
Il risultato stabilisce il prezzo più alto mai raggiunto da un'opera d'arte moderna in asta, superando il precedente record detenuto da "Les Femmes d’Alger (Version O)" di Pablo Picasso, venduto da Christi's nel 2015 per 179,4 milioni. Ma soprattutto segna la vendita più costosa nella storia di Sotheby's. Resta irraggiungibile, per ora, il primato mondiale assoluto di "Salvator Mundi" di Leonardo da Vinci, battuto nel 2017 per 450 milioni. Il ritratto di Klimt si colloca però immediatamente al secondo posto, scavalcando proprio il Picasso del 2015.
"Abbiamo fatto la storia", ha dichiarato Helena Newman, presidente mondiale del dipartimento di Arte impressionista e moderna di Sotheby's. "Vedere il ritratto di Elisabeth Lederer stabilire un nuovo record per Klimt è già straordinario; vederlo diventare l'opera più preziosa mai venduta da Sotheb's è semplicemente sensazionale. Klimt è uno di quegli artisti rari, la cui magia è universale e inesauribile".
Il dipinto guidava l'attesissima asta dedicata alla collezione del magnate dei cosmetici Leonard A. Lauder, scomparso lo scorso giugno. La raccolta, composta da 55 opere e stimata oltre 400 milioni di dollari, rappresentava uno dei nuclei privati più importanti ancora sul mercato. Lauder aveva acquistato il Klimt negli anni Ottanta dal gallerista Serge Sabarsky, arricchendo un insieme che includeva anche capolavori cubisti poi donati al Metropolitan Museum of Art. Il ricavato dell'asta sarà destinato al Lauder Trust.
Il "ìRitratto di Elisabeth Lederer" è considerato uno dei più complessi e raffinati dipinti tardi di Klimt: una tela a figura intera - una delle sole due di questo tipo ancora in mani private - iniziata nel 1914, nel pieno della maturità dell'artista, e completata dopo quasi tre anni di ripensamenti. La famiglia Lederer, tra i mecenati più importanti di Klimt, commissionò l'opera per la giovane Elisabeth, immortalata in un abito modernista ispirato alle creazioni di Paul Poiret, sospesa in una dimensione di grazia e introspezione tipicamente viennese.
Il dipinto attraversò anche pagine oscure del XX secolo: confiscato dai nazisti nel 1939, fu restituito agli eredi nel 1948, per poi entrare - decenni dopo - nella collezione Lauder. La sua rarità è assoluta: pochissimi Klimt di questa qualità approdano sul mercato, e ancor meno vantano un peso storico e simbolico così rilevante.
La vendita del "Ritratto di Elisabeth Lederer" ha confermato la forza di Klimt nel mercato internazionale. Solo nel 2023 Sotheby's aveva ottenuto un record con "Dama con ventaglio", battuto per 108,4 milioni di dollari a Londra. L'esito di ieri sera non solo doppia quel risultato, ma consolida l'artista tra i rarissimi protagonisti - insieme a Pablo Picasso, Alberto Giacometti e pochi altri - in grado di raggiungere cifre a nove zeri in un mercato segnato da incertezze geopolitiche e una contrazione delle opere "trophy".
La stessa asta Lauder ha visto ottimi risultati per altri due dipinti di Klimt: "Prato fiorito", aggiudicato per 86 milioni di dollari; "Pendio boscoso a Unterach am Attersee", venduto per 68,3 milioni. In totale, 24 lotti della collezione hanno generato 527,5 milioni di dollari, contribuendo a un risultato complessivo della "double-header sale" di Sotheb's pari a oltre 706 milioni.
La serata ha avuto anche un forte valore simbolico per la casa d'aste, che inaugurava ufficialmente la sua nuova sede nel celebre Breuer Building, già casa del Whitney Museum dal 1966 al 2014, uno spazio che Leonard Lauder conosceva bene, essendone stato a lungo consigliere di amministrazione.
In un mercato che negli ultimi mesi ha mostrato segnali di rallentamento nella fascia altissima, Sotheby's ottiene così un successo di grande visibilità internazionale e una conferma del proprio ruolo guida nel segmento dei capolavori del XX secolo. (di Paolo Martini)