Margherita di Savoia, celebrazioni per il centenario della morte

Moglie di re Umberto I e prima regina consorte d'Italia, figura chiave dell'Italia postunitaria

Margherita di Savoia, celebrazioni per il centenario della morte
23 dicembre 2025 | 12.19
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A cento anni dalla scomparsa di Margherita di Savoia (1851-1926) - moglie di re Umberto I e prima regina consorte d'Italia, figura chiave dell'Italia postunitaria - prende avvio un ampio programma di celebrazioni, studi e attività culturali volto a restituire al grande pubblico il ruolo storico e simbolico della sovrana, protagonista della vita politica, sociale e artistica del Paese. Amata dal popolo e stimata dalle istituzioni, Margherita contribuì a rafforzare l’immagine della monarchia e a definire un immaginario nazionale, sostenendo arti, lettere e scienze in un periodo cruciale della formazione dell’identità italiana.

Dal 4 gennaio 2026 sarà attivo il Comitato Congiunto "Margherita 100 - Cultura, Storia e Nazione", promosso e coordinato dal Centro Documentazione Residenze Reali Lombarde e composto da una rete di istituzioni, musei, fondazioni e centri di ricerca, tra cui la Provincia di Monza e Brianza, il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, l’Archivio di Stato di Milano, la Direzione regionale Musei nazionali Lombardia – Cappella Espiatoria di Monza e la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.

L'obiettivo della rete è quello di offrire una lettura aggiornata e multidisciplinare della figura della Regina attraverso un anno di iniziative diffuse sul territorio nazionale. Il programma si articola attorno a tre assi tematici: Storia - Margherita e il Regno d'Italia tra Unità e primo Novecento; Cultura . Mecenatismo, arti, lettere e immaginario collettivo.; Nazione - La Regina come simbolo dell'identità italiana. Il Comitato congiunto ha ottenuto il patrocinio del Comune di Monza.

Le iniziative del centenario si articoleranno lungo un duplice percorso, scientifico e divulgativo, con l'intento di riportare al centro dell'attenzione pubblica la figura di Margherita di Savoia e il contesto storico, sociale e artistico in cui operò. Il programma, curato dal Comitato congiunto, si svilupperà per tutto il 2026 e sarà pensato per offrire strumenti di approfondimento agli studiosi e, allo stesso tempo, occasioni di partecipazione culturale per un pubblico ampio e intergenerazionale.

Sul piano più strettamente accademico e scientifico, le celebrazioni favoriranno un dialogo interdisciplinare attraverso un convegno dedicato alla figura della Regina e alcuni approfondimenti sulle sue biblioteche, con l’obiettivo di riunire competenze diverse e promuovere una nuova stagione di ricerche storiche. L'intento è quello di creare connessioni tra territori, istituzioni museali, archivi, università e fondazioni culturali, facendo emergere aspetti ancora poco indagati del suo ruolo pubblico e del suo contributo al dibattito culturale del tempo.

Accanto a questo filone, il Comitato svilupperà un percorso culturale più divulgativo, rivolto al grande pubblico, alle famiglie e ai bambini, che avrà come fulcro la residenza estiva di Margherita a Monza. Un luogo cruciale nella biografia della sovrana, frequentato sin dal 1868 e scelto negli anni come vero centro della sua vita privata e istituzionale, prima come Principessa di Piemonte e poi come Regina d'Italia. La città – e in particolare il complesso formato da Villa Reale, Giardini e Parco – conserva tutt'oggi tracce significative della sua presenza. Qui, Margherita non si dedicò soltanto alla vita di corte, ma coltivò interessi letterari, artistici e scientifici, lasciando un’impronta che merita di essere riscoperta.

In quest'ottica prenderanno forma iniziative capaci di coinvolgere pubblici diversi e di lasciare tracce durature, ricreando atmosfere e suggestioni della vita culturale della sovrana: un concerto che rievocherà le musiche eseguite nei programmi da lei promossi al Palazzo del Quirinale, cene a tema dedicate al gusto e allo stile della corte sabauda, cicli di visite guidate incentrate su aspetti specifici della villeggiatura regale, oltre a letture, incontri divulgativi e momenti di approfondimento.

Una parte di queste attività potrà trovare spazio nella Cappella Espiatoria, luogo fortemente legato alla memoria di Margherita. La Cappella diventerà sede di eventi speciali, attività didattiche e percorsi di conoscenza, con l’obiettivo di valorizzare un sito ricco di significati storici e simbolici.

Luca Santambrogio, presidente della Provincia di Monza e della Brianza, e Massimiliano Longo, consigliere delegato al Consorzio Villa Reale, hanno dichiarato: "La Provincia di Monza e della Brianza è lieta di aderire al Comitato congiunto Margherita 100 – Cultura, Storia e Nazione, un progetto che valorizza la figura della prima Regina d’Italia e il suo legame con il nostro territorio. Partecipare a questa rete di istituzioni significa contribuire alla costruzione di un percorso condiviso di memoria e cultura, capace di restituire alla collettività il significato storico e simbolico di Margherita di Savoia. Il centenario rappresenta un’occasione unica per la Brianza, da sempre legata alla figura della Regina, protagonista della storia locale tanto come di quella nazionale. Ricordiamo in particolare il suo impegno come donna di cultura e mecenate nel suo luogo simbolo, la Reggia di Monza che, insieme al Parco, era luogo da lei scelto e amato e che, proprio in occasione di questo fitto programma di attività, sarà il cuore di iniziative che uniscono ricerca, divulgazione e partecipazione, per coinvolgere cittadini e visitatori in un anno di eventi di alto valore identitario".

Paolo Pilotto, sindaco e oresidente del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, ha affermato: "La città di Monza e il Consorzio Villa Reale partecipano con grande interesse alle iniziative in programma per questo anniversario, consapevoli di quanto la vita e le opere della Regina Margherita abbiano lasciato segni indelebili in città e all’interno del compendio monumentale della Villa Reale: un lascito di storia – senza dubbio – ma anche una testimonianza di uno sguardo innovativo e moderno nel campo della arti, della letteratura e del gusto del bello".

Marina Rosa, presidente del Centro documentazione Residenze Reali lombarde, ha sottolineato: "Il nostro Centro Studi, da anni impegnato nella valorizzazione dell’epopea sabauda tra Milano e Monza, ha costruito una rete di enti e istituzioni per riportare al centro del dibattito una figura che ha segnato tanto la storia nazionale quanto la vicenda della Villa Reale di Monza. Una residenza che Margherita definiva “casa propria veramente” e che scelse come dimora estiva del Regno d’Italia. Una residenza oggi restituita al pubblico secondo il suo gusto e il suo progetto culturale".

Ha spiegato Giulia Valcamonica, direttrice della Cappella Espiatoria di Monza: "E' in una caldissima notte estiva che Margherita, già creatrice del proprio mito, disegna il mito del re martire. Umberto I viene assassinato per mano dell’anarchico Gaetano Bresci a pochi passi dalla Villa Reale la sera del 29 luglio 1900. Il primo atto di Margherita come regina vedova è quello di eternare la memoria del marito in un monumento carico di simbologia: la Cappella Espiatoria sorge così sul luogo esatto del regicidio. Primo e unico sito statale di Monza, dal 2015 è gestita dalla Direzione regionale Musei nazionali Lombardia, ufficio del Ministero della Cultura. La partecipazione attiva al programma di attività previste per il Centenario intende invitare i cittadini a riscoprire un luogo dalla ricchezza inaspettata, custode di molti segreti della città. Un modo per riaccendere la grande croce in alabastro che da sempre lo caratterizza, quella “croce d’oro e di fuoco” che da oltre cent'anni brilla nel cielo monzese con il suo portato di storia, arte e cultura".

Infine Marzia Pontone, direttrice della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino: "La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, che da anni ha in deposito un fondo librario di circa 13.560 volumi appartenuti a Margherita di Savoia, ha inaugurato nel 2022 uno spazio espositivo permanente, in modo da consentire al vasto pubblico di apprezzare la raccolta nella sua interezza e scoprire gli interessi letterari e le relazioni culturali che la sovrana seppe coltivare nell’arco dell’intera vita. La biblioteca della regina testimonia infatti il gusto eclettico di una donna curiosa, amante della letteratura italiana ed europea, delle arti figurative, della poesia, della musica e degli aspetti più innovativi della società del suo tempo. In occasione del centenario, l’impegno del nostro Istituto sarà non solo offrire una rilettura inedita di questo cospicuo patrimonio librario, in dialogo con l’arte e il design contemporanei, ma anche partecipare attivamente alla promozione di una nuova stagione di ricerche storiche sulle biblioteche della sovrana, con particolare riferimento alla raccolta monzese". (di Paolo Martini)

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