
La selezione dell'Adnkronos
Ecco una selezione delle novità in libreria, tra romanzi, saggi, libri d'inchiesta e reportage, presentata questa settimana dall'AdnKronos.
È in libreria con Einaudi 'Polo Nord' di Erling Kagge. Pochi luoghi sulla Terra suscitano da sempre l’inquietudine e il fascino esercitati dal Polo Nord. Per millenni, da Erodoto in avanti, viaggiatori, cartografi, scienziati si sono interrogati sul punto piú settentrionale del pianeta. E fu soltanto con le prime, leggendarie spedizioni guidate da Fridtjof Nansen e Robert Peary all’inizio del Novecento che molti misteri vennero svelati. Erling Kagge, che al Polo Nord ci è arrivato a piedi nella primavera del 1990, ricostruisce le principali esplorazioni tra i ghiacci e restituisce la suggestione del silenzio, il bagliore, l’incanto di un luogo mitico. Polo Nord. Storia di un’ossessione è un libro su quel manipolo di visionari che ha inseguito un sogno magnifico e su un universo magico ma fragilissimo che sta mutando forse per sempre.
Con Solferino arriva 'Il parabrezza di Einstein' del giornalista, fisico e divulgatore Gianluca Dotti. Come scegliere la coda 'più veloce'? Come viaggiare in metropolitana senza sbilanciarsi e cadere? È davvero possibile prevedere il meteo? La nostra vita è costellata di momenti in cui la strategia giusta potrebbe aiutarci a evitare un problema, o a risolverlo con meno fatica. E certo, per scegliere questa strategia non è indispensabile conoscere la fisica, però aiuta. Le leggi che governano l’universo, infatti, possono sembrare più grandi di noi, ma in realtà sono tutte attorno a noi, pronte da usare a nostro vantaggio. Grazie a loro potremo vincere l’eterna battaglia contro il tempo per sbrinare il parabrezza senza danni in un mattino d’inverno. Sapremo come caricare il bagagliaio al meglio senza compromettere la stabilità dell’auto (e senza ritrovarci a viaggiare con dodici borse «che non ci stavano» a ingombrare l’abitacolo).
E se decidessimo di diventare campioni olimpionici di stile libero, ci sarà utile sapere che la distanza ottimale tra le dita delle nostre mani, mentre nuotiamo, dev’essere di 8 mm. Naturalmente anche per costruire una piramide, o per catturare l’energia di sole, acqua e vento, sarà meglio tener conto di alcuni trucchi della fisica. Ma se ci servisse solo capire se un uovo è fresco oppure no? Facile, ci aiuterà il principio di Archimede.
Questo libro divertente, informativo, alla portata di tutti racconta i molti modi in cui ogni giorno – anche quando usiamo uno smartphone o apriamo una lattina – la fisica ci viene incontro e ci può servire. E se qualcosa restasse poco chiaro, possiamo sempre chiedere al nostro gatto: perché anche gli animali, con le ingegnose caratteristiche di cui la natura li ha dotati per adattarsi alle sue leggi, sono talenti fisici di tutto rispetto.
'Il cantico dell'umiltà' di Giulio Busi
Uscirà con Mondadori il 26 agosto 'Il cantico dell’umiltà', l'ultimo saggio del filologo e saggista Giulio Busi. Illetterato, sprovveduto, sognatore, Francesco d’Assisi è il 'santo' per eccellenza. Ma è anche, nell’opinione comune, un personaggio fuori dalla storia, relegato nella sfera del misticismo e dell’utopia. Come mai, allora, la Chiesa decide di innalzarlo agli altari a soli due anni dalla morte, dopo un processo di canonizzazione tra i più brevi nella vicenda millenaria del cristianesimo? Francesco ribelle e antisistema o docile strumento nelle mani del potere ecclesiastico? Giulio Busi passa al vaglio le cronache dell’epoca, s’immerge nel mare sconfinato dell’agiografia, e poi dipinge un Francesco inedito, vigoroso, a tratti mite, più spesso provocatorio e intransigente.
Quando è costretto, infatti, sa obbedire e accettare l’autorità. Ma è una scelta che gli costa, e da cui, ogni volta, riparte per inseguire la verità. Mentre attorno a lui la società scopre, e soffre, l’economia del mercato e del profitto, Francesco accoglie i lebbrosi, si unisce ai mendicanti, rivendica per sé un posto tra gli ultimi. Nei primi tempi, i benpensanti lo dileggiano, lo considerano un folle. Intanto, però, il suo carisma attrae sempre più seguaci. Nella primavera del 1212 Chiara d’Assisi, nobile per nascita, lascia i propri beni e la sontuosa casa paterna per seguire l’esempio di Francesco. È l’inizio di una consonanza spirituale che durerà tutta la vita.
Ai 'fratelli' che hanno cominciato a raccogliersi attorno al Poverello si aggiungono le 'sorelle minori', ispirate da Chiara. Nel giro di pochi anni, il successo del movimento è travolgente. E i dubbi del fondatore diventano sempre più angosciosi. La Chiesa ha bisogno di un Ordine francescano forte, efficiente, solido. Ma lui riuscirà a difendere povertà e umiltà, a mantenere la semplicità delle origini? Al termine della sua esistenza, così breve e intensa, Francesco è malato, e deluso. Sembra sconfitto, ma nel momento più buio detta il Cantico di Frate Sole, splendido, gioioso inizio della letteratura italiana. Ringraziamento è l’esordio, inno la conclusione. Francesco lo sa, lo ha sempre saputo. La sorgente è una sola, un unico fine ha il creato. E ora il suo Cantico è libero di percorrere il vasto mondo. Che con lui se ne vada il dolore, assieme a lui si diffonda la lode.
'L'intrigo di via Poma' di Gian Paolo Pelizzaro e Giacomo Galanti
Via Poma. Due parole. E nella mente di tanti si materializza una foto degli anni Novanta. C’è una giovane in spiaggia in costume da bagno intero di colore bianco. Si chiama Simonetta Cesaroni. Il 7 agosto 1990 viene uccisa a Roma nell’ufficio dove si recava due volte a settimana, di pomeriggio, per registrare al computer la contabilità. Un caso - di cui si occupa 'L’intrigo di via Poma' (Baldini+Castoldi) di Gian Paolo Pelizzaro e Giacomo Galanti - ancora irrisolto. Il 19 dicembre 2024, l’omicidio è tornato al centro delle cronache per la decisione della Gip di proseguire le indagini, respingendo la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura. I punti salienti del delitto che la giudice ha evidenziato nella sua ordinanza erano già stati puntualmente indicati in un libro del giornalista Gian Paolo Pelizzaro – dal titolo L’intrigo – pronto per la pubblicazione e acquisito agli atti dal magistrato di allora, il 31 ottobre 1996.
Ma quell’inchiesta fu improvvisamente archiviata e i documenti al centro del libro di Pelizzaro furono fatti sparire. È stato un altro giornalista, Giacomo Galanti, a ritrovare il dattiloscritto di quel libro, mentre nel 2020 cercava i documenti per il podcast 'Le ombre di via Poma'. Questo non è solo il racconto di uno degli omicidi più famosi della cronaca nera e giudiziaria del Dopoguerra, ma di un preciso momento storico che vede il crepuscolo della Prima Repubblica e alcuni dei suoi attori incrociare da vicino questa vicenda. È la storia di un retroscena mai raccontato prima, di documenti inediti e di un libro perduto. Una storia tornata prepotentemente attuale.
'Broken Moonlight' di Mariachiara Lobefaro
'Broken Moonlight' di Mariachiara Lobefaro è sugli scaffali con Gallucci. Al centro del volume, due cuori tormentati, il fascino e il mistero di Hong Kong: un romantasy che lascia il segno. La sedicenne Vicky Middleton si è appena trasferita nella frenetica metropoli di Hong Kong. L’incontro con Sean Lau - occhi a mandorla e capelli neri come la pece - è un colpo di fulmine. Affascinante e misterioso, Sean le rivela il suo segreto: il Dio della Guerra ha scagliato su di lui una maledizione, che lo trasformerà per sempre in una creatura della notte. L’unica possibilità di salvezza, secondo il negromante Fang-Shi, è ritrovare un antichissimo manufatto, andato perduto due secoli prima. L’amore spinge Vicky a offrire il proprio aiuto incondizionato, ammesso che Sean le dica tutta la verità. "Per un attimo - racconta l'autrice - Vicky si sentì davvero piccola, in quella città sconosciuta, in un universo che le si era appena rivelato altrettanto ignoto. Sean le tese una mano inchiostrata e lei l’afferrò. 'Va bene. Portami dove vuoi'".
Fazi pubblica 'Il gioco della Storia' di Philip Kerr. È il 1954 e l’atmosfera variopinta di L’Avana è turbata dalle violente repressioni della polizia contro i dissidenti al regime di Batista. Bernie Gunther, che vive a Cuba sotto falsa identità, ha vinto una barca al tavolo da gioco e si prepara a lasciare l’isola alla volta di Haiti. Con lui, la giovane Melba, prostituta rivoluzionaria ricercata per l’omicidio di un poliziotto. Quando i due vengono fermati in mare aperto dalla marina americana, Bernie viene arrestato e condotto a New York, sotto la custodia degli agenti della Cia Silverman e Earp, che lo accusano di essere un 'bastardo nazista'.
Da lì, verrà poi portato in Germania, nel carcere di Landsberg, nella cella numero 7, la stessa in cui Hitler fu rinchiuso dopo il putsch di Monaco e dove scrisse il Mein Kampf. In quello spazio soffocante e infestato dai fantasmi del passato, Gunther ripercorre le sue gesta durante gli anni della guerra, rispondendo alle domande serrate dei servizi segreti e cercando di riportare alla mente eventi che non sembrano più così chiari: pur essendo sempre stato antinazista, ha spesso avuto una condotta discutibile. Il confine tra realtà e finzione diviene sempre più sottile e mantenere i nervi saldi non è facile. Bernie Gunther sa che dire la verità non è sempre la soluzione giusta se vuoi salvarti la pelle, per questo dovrà scegliere con attenzione quali carte giocare in questa nuova partita al tavolo della Storia: la posta in palio è la sua stessa vita.
Ancora una volta Philip Kerr - sottolinea la casa editrice - firma un romanzo pieno di azione e di arguzia: sardonico, scritto da una penna abilissima e con un intreccio perfettamente orchestrato, Il gioco della Storia, finora inedito nel nostro paese, è pronto a conquistare i lettori italiani.
'Missione confidenziale' di Graham Greene
Sellerio riporta in libreria 'Missione confidenziale', uno dei migliori 'divertimenti' di Graham Greene, sulla scia di spy story come' Il treno per Istanbul' e 'Una pistola in vendita', un thriller disseminato di svolte inaspettate e di azioni disperate. D. è un agente segreto in missione a Londra. Viene da un paese sconvolto dalla guerra civile. Mandato dal governo legittimo, è costretto ad agire come la parte debole perché i golpisti, si intuisce, hanno dietro potenti appoggi. È a Londra per ottenere una fornitura di carbone di cui il governo repubblicano ha necessità più che di carri armati. Porta con sé dei documenti segreti con cui presentarsi a un gruppo di ricchissimi affaristi.
I suoi nemici – visibili e invisibili – fanno di tutto per impedirglielo, ma la strategia repubblicana diventa presto ambigua, misteriosamente contorta: D. finisce in una ragnatela infinita di intrighi e corruzioni che coinvolgono soprattutto gli individui di cui dovrebbe fidarsi di più. L’unica persona che gli è veramente amica è quella più improbabile: la giovanissima, capricciosa Rose. Del resto, nemmeno D. è un vero agente segreto, né per professione né per vocazione. È un professore di lingue romanze, dal passato tragico, di mezz’età, consapevole che i capi per cui si batte non sono immuni da colpe e nefandezze.
Ha scritto Dario Ferrari nella sua nota che D. "sembra essere la vittima predestinata del feroce clima bellico e spionistico e finisce invece per diventare il cacciatore, e questo proprio in virtù di un senso di giustizia profondo e di un’indisponibilità ad accettare gli atroci corollari della guerra". Graham Greene scrisse il romanzo nel 1939, nel clima di guerra del secondo conflitto mondiale. Ma la forza con cui lo scrittore trascina in quel mondo di insicurezza psicologica e di dilemmi etici deriva da un insieme narrativamente perfetto di fattori: la coppia dei protagonisti, D. e la giovane Rose, portatrice di tutta l’ambiguità dell’amore, e soprattutto la banalità antiepica del mondo delle spie che è la svolta che Greene ha impresso a 'Missione confidenziale' dove "la guerra, i sentimenti, il desiderio, la paura sono presenti fin dalla prima pagina, e fino all’ultima pagina restano in bilico, scrive Domenico Scarpa nella postfazione.
Tahar Ben Jelloun firma 'L’anima perduta di Israele', saggio in libreria con La Nave di Teseo alla fine di agosto in cui ripercorre la storia del conflitto israelo-palestinese. L'autore evidenzia le responsabilità di entrambe le parti in causa, ma di fronte alla reazione militare israeliana, seguita agli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, non esita a usare il termine genocidio. Criticando una guerra alimentata dagli interessi personali di Netanyahu e dall’ossessione per l’annientamento del popolo palestinese, che ha portato a una condanna del premier israeliano da parte della Corte Penale Internazionale.
Con passione e argomentazioni brucianti, Ben Jelloun denuncia il silenzio complice di molti Paesi europei e invita a distinguere tra critica al sionismo e antisemitismo, una parola troppo spesso usata per silenziare le voci di protesta. Non si può tacere di fronte a questi crimini, ci ricorda, perché la spirale di odio generata da questa guerra potrebbe avere conseguenze gravissime. La traduzione è di Anna Maria Lorusso.
'Come sale sulla pelle' di Anna Pavignano
Alba, fine Ottocento. In una notte squassata da tuoni e fulmini, la piccola Camilla si avventura fuori casa alla disperata ricerca dei genitori e dei fratelli. Nel mezzo della tempesta, un omnibus trainato da cavalli, in gran ritardo, la travolge. Inizia così 'Come sale sulla pelle', il romanzo di Anna Pavignano pubblicato da Piemme.
Sopravvive, ma l'infezione avanza e i medici chiedono il consenso per amputarle una gamba. La madre si oppone: teme che la figlia diventi una donna a metà. Il padre, invece, sceglie la vita sopra ogni cosa e autorizza l'operazione. Anni dopo, Camilla ha imparato a sopportare l'ignoranza paesana e il peso del soprannome che le hanno cucito addosso: la zoppa. Durante una festa, relegata in disparte come tappezzeria, incontra Felice, studente di medicina a Torino, dotato d'intelligenza acuta e animo gentile.
È il primo a scorgere la bellezza e la forza della ragazza con la gamba di legno. Tra i due nasce un amore ardente e ostinato, capace di sfidare le convenzioni e la diffidenza delle famiglie. La loro storia è destinata a misurarsi con prove dure: per amore, Felice rinuncia agli studi e cerca lavoro nelle saline di Aigues-Mortes, in Francia, dove gli italiani emigrati, sgraditi ai locali, vengono travolti dalla furia della violenza. Con una prosa sensibile e il piglio di una grande narratrice, Anna Pavignano scava nelle pieghe più intime dei suoi protagonisti, restituendo un affresco storico potente e vivido, abitato da figure autentiche, fragili e straordinariamente umane.
'La regola dell'ortica' di Nunzia Scalzo
È in libreria con Feltrinelli 'Le regole dell'ortica' di Nunzia Scalzo. Catania, 1965. La giovane Norma Speranza viene trasportata all’ospedale dal marito e dal portinaio di casa in gravi condizioni e muore poco dopo. Si è sparata in salotto con una carabina, o almeno questo è ciò che concludono le indagini, sebbene siano molti i dubbi sulle modalità del gesto e sul movente. A confermare l’ipotesi del suicidio c’è un biglietto trovato accanto al corpo: “Tutto è distrutto e io mi ammazzo”. Ma la famiglia è invece convinta che si tratti di un omicidio, e che il biglietto sia stato creato ad arte per offrire un alibi all’assassino.
Sessant’anni dopo, la nipote di Norma dà l’incarico di analizzare ancora una volta quel biglietto a Bea Navarra, grafologa forense intuitiva, cocciuta e fuori dagli schemi. Si è trattato di un suicidio o di un omicidio? Attraverso il racconto diretto dei singoli personaggi coinvolti nel cold case – tra cui i parenti della coppia, i portinai del condominio, l’amica Evelina, il marito Andrea – e grazie all’indagine di Bea e dell’amico e giornalista Domenico Grimaldi, la dinamica della morte si ricostruisce un tassello dopo l’altro.
Nunzia Scalzo, grafologa forense come la sua protagonista, conduce il lettore alla scoperta di una professione che decifra la scrittura, e al tempo stesso sonda i segreti che, senza saperlo, riveliamo di noi. Segreti che Bea Navarra chiamerebbe moventi. Un giallo in cui ogni voce nasconde uno scandalo – domestico, sessuale, criminale –, aggiunge indizi e depista, offrendo la propria idea di mondo, dove il mondo è la “Catania bene” degli anni Sessanta.