
Il fotografo palestinese è il vincitore assoluto del Siena International Photo Awards
Il fotografo palestinese Ali Jadallah è il vincitore assoluto del Siena International Photo Awards (Sipa) 2025 annunciato al Teatro dei Rinnovati di Siena nella cerimonia di apertura dell'edizione 2025 del Siena Awards Photo Festival. Nel corso della premiazione sono stati insigniti con il primo premio anche Dennis Schmelz, per il Drone Photo Awards, e Andrew Rovenko, per il Creative Photo Awards.
L’immagine di Ali Jadallah, intitolata "Leaving home", è stata scattata a Gaza il 14 giugno 2024, subito dopo un attacco israeliano che ha ridotto in macerie la casa della famiglia Abu Aisha a Deir al-Balah. I tre palestinesi emergono dai detriti, coperti di polvere e tra il cemento frantumato. Nei loro volti si intrecciano shock e resilienza, mentre l’aria, ancora satura di polvere, restituisce il segno tangibile della devastazione sulla Striscia di Gaza.
Arriva dalla Cappadocia con il titolo "The Lone Horseman" lo scatto di Dennis Schmelz vincitore assoluto dell’edizione 2025 del Drone Photo Awards, il più importante concorso internazionale dedicato alla fotografia aerea e inserito all'interno del Siena Awards Photo Festival. L'autore è riuscito a immortalare un cavaliere solitario in cima a uno sperone roccioso durante la magia dell'ora blu. L'immagine mostra la bellezza e il mistero della Cappadocia in tutta la sua gloria, con una prospettiva unica e mozzafiato mai catturata prima in un paesaggio così spesso fotografato come questa parte della Turchia.
Si intitola "The Shuttle" lo scatto del fotografo ucraino Andrew Rovenko vincitore assoluto del Creative Photo Awards 2025. Questa immagine evocativa è stata scattata a Melbourne durante le restrizioni del Covid. Mentre il mondo si fermava, l'immaginazione sconfinata di un bambino non conosceva limiti. Lo scatto invita a riscoprire la meraviglia nell’ordinario e a percepire il potere dei sogni che trasportano oltre i confini della realtà.
Il Siena Awards Photo Festival 2025 prolunga le sue mostre fino al 23 novembre, trasformando Siena e provincia in un palcoscenico a cielo aperto. Il festival affronta temi attuali come ambiente, migrazioni, diritti umani e disuguaglianze, coinvolgendo anche Castelnuovo Berardenga per la prima volta. A Siena si possono vedere reportage di Adrees Latif sulla migrazione al confine Usa-Messico, di Kiana Hayeri sulle donne afghane sotto il regime talebano, e di Katie Orlinsky sull’impatto climatico in Alaska e Canada. Sono presenti anche mostre dedicate ai premi fotografici del Siena Awards, tra cui Drone Photo Awards e Creative Photo Awards. Castelnuovo Berardenga ospita la mostra di Elliot Ross sulle contraddizioni idriche dell’Ovest americano. Sovicille conferma le sue esposizioni, tra cui la mostra di Muhammed Muheisen su conflitti e rifugiati, arricchendo l’evento con un dialogo tra fotografia, arte e territorio.