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Due ddl costituzionali, l'impegno della maggioranza

In un vertice alla Camera sulle riforme, Pd, M5S, Leu e Italia Viva hanno concordato l'iter per concretizzare i quattro punti dell'intesa siglata a inizio mese, sul pacchetto di misure 'contrappeso' al taglio dei parlamentari

(Fotogramma)
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29 ottobre 2019 | 17.51
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Mentre il post voto in Umbria ha scatenato fibrillazioni e tensioni nel governo, la maggioranza in Parlamento non sembra risentire della situazione. Anzi. Oggi in un vertice alla Camera sulle riforme Pd, M5S, Leu e Italia Viva hanno concordato l'iter per concretizzare i quattro punti dell'intesa siglata a inizio mese, sul pacchetto di misure 'contrappeso' al taglio dei parlamentari.

Si tratta di due provvedimenti da presentare in parallelo alla Camera e al Senato. E soprattutto si tratta di ddl costituzionali che hanno, per loro natura, un iter piuttosto lungo. Insomma, un'orizzonte di legislatura ben più ampio rispetto alle tensioni che caratterizzano queste ore. "E' stata una riunione assolutamente serena e costruttiva", riferisce più di un partecipante. Nel merito nella riunione di oggi con i capigruppo di maggioranza di Camera e Senato e il ministro delle Riforme, Federico D'Inca, si è convenuto di presentare un emendamento, a palazzo Madama, al ddl costituzionale per estendere il voto ai diciottenni al Senato. Mentre alla Camera verrà presentata una proposta di legge costituzionale della maggioranza che introdurrà tutte le modifiche concordate per accompagnare la riduzione del numero dei parlamentari: omogeneizzazione della base elettorale di Camera e Senato, riduzione dei delegati regionali all'elezione del Presidente della Repubblica.

La parte meno 'produttiva' del vertice di oggi sulle riforme è stata quella sulla legge elettorale. Al momento, non ci sono novità significative. Soltanto la conferma di un timing già fissato nell'ultimo vertice ai primi di ottobre: avviare l'iter della legge entro l'anno. Ma su quale testo non è ancora chiaro. Al momento si conoscono soltanto le rispettive posizioni di partenza con il Pd che il segretario Nicola Zingaretti ha schierato su un sistema di tipo maggioritario mentre M5S e Leu sono per il proporzionale. Italia Viva non si sbilancia, al momento.

Soddisfatto della riunione il ministro D'Incà: "La maggioranza è determinata ad andare avanti. Lo è sempre stata e lo sarà nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Gli accordi presi si portano avanti. Vale per le riforme e per altri punti del programma".

Domani ci sarà un aggiornamento della riunione alle 12 al Senato. "È un tavolo molto costruttivo, abbiamo potuto discutere del proseguimento delle riforme. Credo che le scelte che verranno chiuse domani -aggiunge D'Inca- daranno ottimi risultati . C'è la volontà del governo di proseguire in maniera stabile con riforme costituzionali stabili. È stata una riunione molto positiva, con interventi costruttivi. Un'ottima giornata di lavoro".

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