
Al via i nuovi incentivi per l’acquisto di auto elettriche. L’agevolazione concede fino a 11.000 euro per chi rottama anche il vecchio mezzo. Contributi anche per le microimprese
Con i nuovi incentivi auto cittadini e cittadine, ma anche micro imprese, potranno ottenere contributi per l’acquisto di veicoli elettrici nuovi.
Il decreto attuativo del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MITE), pubblicato l’8 settembre, definisce tutti i criteri per poter ottenere l'agevolazione che garantisce un contributo economico a chi rottama il vecchio veicolo per acquistarne uno nuovo non inquinante.
Le persone fisiche possono ottenere incentivi fino a 11.000 euro e le micro imprese fino a 20.000 euro, ma bisogna rientrare in determinati limiti ISEE.
Il programma di rottamazione dei veicoli inquinanti è pronto a partire: i nuovi incentivi auto garantiranno a cittadini e cittadine fino a 11.000 euro per l’acquisto di auto elettriche nuove.
L’atteso decreto che sblocca 600 milioni di euro per l’attuazione della misura è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e ora manca solo il via libera all’invio delle domande.
C’è una importante differenza, però, rispetto alle precedenti versioni dell’ecobonus auto: i contributi saranno riconosciuti solo per l’acquisto di veicoli privati elettrici della categoria M1 (massimo 8 posti a sedere oltre il conducente) ai cittadini e alle cittadine private residenti in “aree urbane funzionali”, cioè nelle città, e nelle relative aree di pendolarismo. Inoltre, il prezzo di listino del nuovo veicolo non deve superare i 35.000 euro.
I contributi saranno riconosciuti in base al valore ISEE del richiedente, come mostrato nella tabella di seguito.
A poter beneficiare dell’agevolazione saranno anche le microimprese, che potranno acquistare massimo 2 veicoli commerciali elettrici nuovi (categoria N1 o N2).
Si attende il via libera alla presentazione delle domande
Gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, sia per le persone che per le imprese, saranno gestiti tramite un’apposita piattaforma informatica che sarà messa a disposizione nelle prossime settimane.
Qui i richiedenti dovranno effettuare la registrazione e inserire tutti i dati necessari.
All’esito della registrazione si potrà generare il bonus, il quale avrà un valore corrispondente all’ISEE dichiarato. Le imprese, invece, dovranno inserire il prezzo dei veicoli da acquistare in modo da calcolare il valore dello sconto (30% del totale per massimo 20.000 euro).
Il bonus deve essere validato presso il venditore entro 30 giorni dalla generazione del voucher. Oltre tale termine le risorse prenotate torneranno nel plafond residuo disponibile.
Come anticipato, si attende ora solo il via libera all’invio delle domande per la prenotazione del bonus. La data di apertura sarà comunicata dal MITE.
Intanto, in tema di auto aziendali, sono arrivati anche importanti chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate: gli optional aggiunti dal dipendente sono fuori dai fringe benefit.
Nello specifico, l’AdE ha precisato che il pagamento degli accessori aggiuntivi da installare sul veicolo concesso in uso promiscuo, che non sono ricompresi nella valorizzazione determinata nelle tabelle ACI, non riduce il valore del fringe benefit da assoggettare a tassazione.
Pertanto, le somme versate dal dipendente per l’acquisto degli optional devono essere trattenute dall’importo netto corrisposto in busta paga, senza impatto sulla tassazione del benefit.