Tecnologia, Gematica e Salerno Container Terminal lanciano 'Ydes'

Una piattaforma software avanzata per ottimizzare la locazione dei container in tempo reale

Tecnologia, Gematica e Salerno Container Terminal lanciano 'Ydes'
30 settembre 2025 | 12.59
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Si chiama Ydes (Yard Decision Engine System) ed è una piattaforma software avanzata per ottimizzare la locazione dei container in tempo reale. È il risultato di un progetto di ricerca, “TMP4OCM”, diretto da Gematica Srl, società napoletana specializzata nella realizzazione di sistemi avanzati di telecomunicazione e soluzioni software, in collaborazione con il Salerno Container Terminal (SCT).

Ydes è un sistema modulare e scalabile, basato su un’architettura a microservizi, che si articola su diversi livelli: un’interfaccia utente web (Presentation Layer), intuitiva e moderna, che fornisce una visione sinottica dello stato del piazzale e offre all’operatore suggerimenti di allocazione in tempo reale; il “cervello” della piattaforma (Business Layer), che contiene la logica di business e i modelli matematici di ottimizzazione; un’interfaccia di comunicazione (Middleware) che riceve in tempo reale i dati dal Terminal Operating System (TOS) esistente, garantendo un’integrazione fluida. L’intelligenza di Ydes poggia su due modelli di ottimizzazione matematica che lavorano in sinergia tra loro: il Container Positioning Problem (CPP) e il Container Pre-marshalling Problem (PMP). Il CPP consente di determinare la migliore posizione per i container in arrivo, riducendo al minimo i reshuffling e sistemando i container secondo una logica strategica che prevede una gerarchia di criteri. Il PMP, invece, consente di posizionare, all’interno di una baia, i container con priorità più alta sopra gli altri attraverso il minor numero di movimenti. Grazie alla combinazione dinamica di questi modelli, Ydes è in grado di consigliare all’operatore il posizionamento più efficiente per l’allocazione di ciascun container, riducendo così le movimentazioni interne e i tempi di permanenza in porto.

Il ruolo della SCT è entrato nella fase cruciale già attraverso lo Yard Test, che ha coinvolto direttamente gli operatori del terminal salernitano. La piattaforma, già testata in un ambiente controllato con il Lab Test, è stata sottoposta a nuovi e specifici test in un ambiente operativo reale. Ciò ha consentito di valutarne le performance, l’usabilità e la perfetta integrazione con i flussi di lavoro esistenti. I risultati hanno confermato la validità del sistema anche in uno scenario dinamico e complesso.

Ma quali sono i benefici principali di questo sistema? Sicuramente una maggiore efficienza operativa, grazie all’eliminazione dei “colli di bottiglia” e alla riduzione dei tempi di permanenza delle navi in porto. Ottimizzazione delle risorse, poiché YDES consente una gestione più efficiente del piazzale e la riduzione dei costi operativi. C’è poi la sostenibilità ambientale, poiché il sistema assicura una minore movimentazione interna riducendo così il consumo di carburante e le emissioni di CO₂. Da non sottovalutare, infine, l’aspetto relativo alla scalabilità e standardizzazione: la soluzione è concepita per essere integrabile e replicabile in altri terminal di dimensioni simili a quello salernitano. “TMP4OCM” dimostra come l’applicazione di tecnologie avanzate e modelli matematici possa trasformare la gestione dei terminal portuali, offrendo una risposta concreta alle sfide poste da un mercato in continua evoluzione. Lo sviluppo di YDES rappresenta un passo significativo verso l’innovazione del settore, con l’obiettivo di rendere i porti più efficienti, sostenibili e competitivi.

Il progetto, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stato sviluppato nell’ambito dello Spoke 10 – Mobilità Sostenibile del Centro Nazionale MOST, coordinato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, che pur non partecipando direttamente a TMP4OCM, svolge un ruolo di supervisione e indirizzo tematico. Hanno lavorato al progetto, per Gematica, Antonella Formisano (project manager), Enrico Ciotola (responsabile R&D), Fabrizio Pisacane (responsabile tecnico). A rappresentare SCT il direttore generale Michele Zaccaria.

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