Violenza su donne, Zangrillo: "Responsabilità istituzione contro fenomeno complesso"

Il ministro per la Pa lancia'In primalinea contro ogni discriminazione' corso formazione su Syllabus nella Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Il ministro Zangrillo e la presentatrice Adriana Volpe
Il ministro Zangrillo e la presentatrice Adriana Volpe
25 novembre 2025 | 16.40
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"Penso che sia una responsabilità di questa istituzione e anche un'opportunità di lasciare un segno su un tema che è diventato una priorità assoluta del nostro vivere sociale che è quello della lotta contro la violenza sulle donne, un fenomeno molto complesso che non va banalizzato". E' quanto ha affermato il ministro per la Pa Paolo Zangrillo, aprendo i lavori del convegno '#In primalinea' organizzato a Palazzo Vidoni, sede del dicastero da lui guidato, in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si celebra oggi. L'evento ha visto la partecipazione della conduttrice televisiva, Adriana Volpe, in veste di testimonial in quanto è stata vittima di violenza nell'ambito delle mura domestiche.

Il ministro ha anche colto l'occasione per lanciare il nuovo strumento formativo, che è il corso "Inprimalinea contro ogni discriminazione" a disposizione dei dipendenti pubblici sulla piattaforma Syllabus. Uno strumento capace di individuare anche discriminazioni più sottili e la capacità di essere capaci di entrare in contatto con gli altri, se persone stanno vivendo disagi, soprattutto aiuta a comprendere quali sono i canali di segnalazione dei quali popter disporre" ha spiegato il ministro.

Un fenomeno "grave e diffuso" ha sottolineato Zangrillo che "richiede il contributo di tutti". "Io penso che la responsabilità delle istituzioni non sia soltanto una responsabilità dal punto di vista della definizione di provvedimenti punitivi nei confronti di chi si macchia di questi comportamenti, ma penso invece soprattutto che noi dobbiamo essere capaci di lavorare in termini culturali, cioè di alimentare una cultura del rispetto, una cultura della dell'uguaglianza di genere, come celebrata dalla nostra Costituzione".

"Dobbiamo sensibilizzare le persone su queste violenze, - ha affermato Zangrillo - dobbiamo essere capaci di trasferire alle persone l'importanza di saper insegnare un sistema di valori, che è quello che effettivamente ci consente di ridurre, di contenere questo fenomeno. E su questo c'è una responsabilità che è una responsabilità diffusa" ha detto il ministro.

"Dobbiamo essere molto attenti anche a non banalizzare, non è violenza solo quella di chi alza le mani, commette un delitto, ecc ma esistono molti altri tipi di violenza psicologica, la capacità di reiterare umiliazioni, insulti, intimidazioni e anche la violenza economica di far sentire una donna dipendente e in condizioni di inferiorità. Sono tantissime le sfumature nelle quali si esprime la violenza contro le donne". Durante l'evento il ministro Zangrillo e Adriana Volpe hanno fatto un gesto simbolico, lasciando l'impronta delle loro mani, con un colorante rosso, su un pannello bianco.

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