La Commissione Europea promuove la manovra dell'Italia per il 2026

È stata giudicata "conforme" alle raccomandazioni

Bandiera Ue - Ipa
Bandiera Ue - Ipa
25 novembre 2025 | 15.36
LETTURA: 3 minuti

La Commissione Europea 'promuove' la manovra economica dell'Italia per il 2026, insieme a quelle di altri undici Stati membri. Dei 17 documenti programmatici di bilancio di Paesi dell'area euro per i quali l'esecutivo Ue ha redatto delle opinioni, dodici sono stati giudicati "conformi" alle raccomandazioni. Questi Stati membri sono pertanto "invitati a continuare ad attuare le politiche di bilancio nel 2026, come previsto". Si tratta di Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo e Slovacchia.

La valutazione sul documento italiano

Nell'opinione si legge che il documento programmatico di bilancio dell'Italia rispetti l'incremento massimo della spesa netta previsto dalla raccomandazione del Consiglio, al fine di porre fine alla situazione di deficit eccessivo.

La valutazione dell'attuazione delle raccomandazioni del Consiglio, "compresa la serie di riforme e investimenti a sostegno dell'estensione del periodo di aggiustamento di bilancio, proseguirà nel contesto del pacchetto di primavera del semestre europeo, la cui adozione da parte della Commissione è prevista all'inizio di giugno 2026".

Nel documento si nota, tra le altre cose, che la spesa per la difesa del nostro Paese, che la Commissione valuta con criteri contabili più stringenti rispetto a quelli nazionali, ammontava all'1,4% del Pil nel 2021 e all'1,3% nel 2024. Secondo le previsioni d'autunno 2025 della Commissione, sarà pari all'1,3% del Pil nel 2025 e all'1,2% del Pil nel 2026. L'Italia si era impegnata in sede Nato a portarla al 2% entro il 2024 e nella primavera scorsa ha promesso di aumentarla al 3,5% del Pil entro il 2035 (più un altro 1,5% dedicato alla categoria più ampia della sicurezza).

Paesi Bassi e Malta a rischio di "inadempienza sostanziale"

Tre documenti programmatici di bilancio sono a rischio di non conformità: gli Stati membri sono pertanto invitati ad adottare le misure necessarie a garantire che la politica di bilancio nel 2026 sia in linea con la raccomandazione del Consiglio. Si tratta, in particolare, delle manovre di Croazia, Lituania e Slovenia.

Due Dpb sono a rischio di "non conformità sostanziale" e sono dunque invitati ad adottare le misure necessarie per garantire che la politica di bilancio nel 2026 sia in linea con la raccomandazione del Consiglio: si tratta di Malta e dei Paesi Bassi. Lo stabilisce la Commissione Europea, nel pacchetto d'autunno del semestre europeo.

Due documenti programmatici di bilancio, le manovre economiche presentate dall'Aja e dalla Valletta, "sono valutati a rischio di inadempienza sostanziale e gli Stati membri sono pertanto invitati ad adottare le misure necessarie nell'ambito della procedura di bilancio nazionale per garantire che la politica fiscale nel 2026 sia in linea con la raccomandazione del Consiglio", afferma la Commissione.

Sviluppi e prospettive di bilancio negli altri Stati

La Commissione ha inoltre valutato gli sviluppi e le prospettive di bilancio negli altri Stati membri. Sette sono stati giudicati conformi: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Svezia, Polonia e Romania. Tre sono invece a rischio di non conformità: si tratta di Bulgaria, Ungheria e Spagna.

Procedura per deficit

La Commissione Europea ha preparato, nell'ambito del pacchetto d'autunno del semestre europeo, una relazione in base all'articolo 126.3, del Tfue, per valutare il rispetto del criterio del deficit (non deve superare il 3% del Pil) per Germania e Finlandia.

Secondo la Commissione, l'apertura di una procedura per deficit eccessivo è "giustificata" per Helsinki. Pertanto, previo parere del Comitato Economico e Finanziario, la Commissione valuterà la possibilità di proporre al Consiglio di aprire una procedura per deficit eccessivi nei confronti della Finlandia e di proporre al Consiglio una raccomandazione per porre fine alla situazione di deficit eccessivo.

Per quanto riguarda i nove Stati membri già in procedura per deficit, vale a dire Austria, Belgio, Francia, Ungheria, Italia, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia, la procedura è "sospesa". Tradotto dal gergo burocratico bruxellese, vuol dire che in questa fase non vengono intraprese ulteriori azioni, ma che la procedura rimane aperta, visto che il deficit non è stato riportato stabilmente al di sotto del 3% del Pil e che gli Stati membri rimangono vincolati dalle raccomandazioni del Consiglio. La Commissione "rivaluterà la situazione nella prossima primavera", quando saranno disponibili i dati a consuntivo del 2025.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza