
Al palazzo del Quirinale il 19 febbraio scorso hanno prestato giuramento, dinanzi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quali nuovi giudici della Corte costituzionale Massimo Luciani, Maria Alessandra Sandulli, Roberto Nicola Cassinelli e Francesco Saverio Marini, eletti dal Parlamento in seduta comune il 13 febbraio. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato, a nome proprio e del governo, un messaggio di auguri ai nuovi giudici e ha espresso la propria soddisfazione per l’ampio accordo raggiunto tra le forze parlamentari, che ha consentito la contestuale elezione dei quattro componenti e la ricostituzione del plenum della Consulta.
Dopo 460 giorni, la Corte costituzionale ritrova così il plenum, tanti ne sono passati infatti dalla fine del mandato di Silvana Sciarra, l'11 novembre del 2023, alla recente elezione dei quattro giudici da parte del Parlamento.
La Corte costituzionale rappresenta il massimo organo di garanzia e di controllo sul rispetto e la compatibilità dei principi contenuti nella carta non solo con le norme ma anche con i comportamenti tenuti dalle istituzioni. La Corte, infatti, giudica sulla legittimità delle leggi e degli atti aventi forza di legge emanati dallo Stato e dalle Regioni. È competente poi anche nel dirimere i conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato, tra lo Stato e le regioni o tra le regioni. Inoltre, si esprime nel caso in cui il parlamento riunito in seduta comune metta in stato d’accusa il Presidente della Repubblica. È la stessa Costituzione a stabilire il numero dei giudici, infatti, in base all’articolo 135 della Carta, la Corte è composta da 15 giudici. Un terzo di essi è scelto dal Presidente della Repubblica e un altro terzo è eletto dal parlamento in seduta comune (a maggioranza dei due terzi dei componenti dell’assemblea per i primi 3 scrutini e dei tre quinti a partire dal quarto). La parte rimanente invece è eletta dai più alti gradi della magistratura, sia ordinaria che amministrativa. In particolare, 3 giudici sono scelti dalla Corte di Cassazione, uno dal Consiglio di Stato e uno dalla Corte dei conti. La Corte ha un fondamentale ruolo di garanzia della legalità costituzionale delle leggi, con peculiare attenzione alla tutela dei diritti fondamentali, e opera una mediazione dei conflitti sociali, concorrendo, in modo sostanziale, all'adeguamento del diritto all'evoluzione del corpo sociale.