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Zuckerberg: "No annunci politici su Facebook prima di elezioni Usa"

"Con la nostra nazione così divisa e i risultati elettorali che richiedono giorni o addirittura settimane per essere finalizzati, ci potrebbe essere un aumento del rischio di disordini civili in tutto il paese"

(Afp)
(Afp)
03 settembre 2020 | 18.17
LETTURA: 2 minuti

Facebook ha annunciato che non accetterà nuove pubblicità politiche nei sette giorni precedenti le elezioni americane del 3 novembre. Tuttavia, l'azienda consentirà agli annunci preesistenti di continuare a essere promossi e mirati a diversi utenti. A rivelarlo è stato proprio il Ceo di Facebook Mark Zuckerberg, tramite un post sul social. "Questa elezione sarà diversa dalle altre - ha scritto - Con la nostra nazione così divisa e i risultati elettorali che richiedono giorni o addirittura settimane per essere finalizzati, ci potrebbe essere un aumento del rischio di disordini civili in tutto il paese".

Zuckerberg ha poi delineato le misure che Facebook adotterà per ostacolare la diffusione di fake news sulla piattaforma: nessun nuovo annuncio politico sarà accettato nella settimana prima delle elezioni; post che sostengono che chi andrà al voto potrebbe contrarre il Covid-19 saranno rimossi; informazioni saranno allegate ai post che cercano di delegittimare l'esito delle elezioni e saranno aggiunte anche ai post dei candidati che cercano di rivendicare la vittoria prima dei risultati finali.

Il Ceo ha poi aggiunto come Facebook abbia già "rafforzato" le sue politiche contro i movimenti noti per la diffusione di teorie cospirazioniste, quali ‘QAnon’, e migliaia di gruppi Facebook associati a questi movimenti sono già stati rimossi.

Le misure proposte, tuttavia, hanno attirato diverse critiche. Il capo di Media Matters for America - un organismo liberale di monitoraggio dei media - ha descritto le pratiche di Facebook come una trovata pubblicitaria. "Permetteranno ancora agli annunci politici di essere replicati e indirizzati a nuovi gruppi durante l'ultima settimana, fintanto che questi siano stati pubblicati prima del 27 ottobre", ha twittato Angelo Carusone.

Daniel Kreiss, professore associato presso L’Università della Carolina del Nord e specializzato nelle interazioni tra politica e tecnologia, ha mosso una critica simile: "Le campagne produrranno ed eseguiranno migliaia di pezzi nei giorni precedenti il taglio, in modo che possano essere diffusi durante l'ultima settimana".

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