Una vignetta con Super Mario protagonista inguaia l'attaccante del Liverpool, nella bufera per un messaggio pubblicato online e poi cancellato: "Non volevo offendere nessuno. Mia mamma è ebrea, quindi tacete..."
Altri guai in vista per Mario Balotelli. L'attaccante del Liverpool si è scusato per un post 'infelice' pubblicato su Instagram ma rischia comunque una squalifica: la Football Association, infatti, ha avviato un'inchiesta per presunte offese razziste. Il 24enne giocatore dei reds, attualmente out per problemi fisici e protagonista di un inizio di stagione a dir poco deludente, si trova nella bufera per una vignetta pubblicata ieri e poi cancellata.
All'immagine di Super Mario, l'idraulico protagonista del celebre videogame, erano abbinate frasi che hanno attirato l'attenzione della federcalcio inglese: "Sii come Mario, è un idraulico italiano, creato da giapponesi, parla inglese e somiglia a un messicano. Salta come un nero e raccoglie monete come un ebreo".
Balotelli ha eliminato il messaggio e oggi ha fatto mea culpa. "Mi scuso se ho offeso qualcuno, il messaggio voleva essere antirazzista e ironico. Capisco che, preso fuori contesto, possa avere l'effetto opposto. Non tutti i messicani hanno i baffi, non tutti i neri saltano in alto e non tutte le persone di religione ebraica amano il denaro. Ho usato una vignetta creata da qualcun altro perché raffigurava Super Mario, ho pensato che fosse divertente e non offensiva. Di nuovo, mi dispiace".
L'ex giocatore di Inter, Manchester City e Milan ha aggiunto anche un altro tweet: "Mia mamma è ebrea, quindi per favore tacete", ha detto rivolgendosi a chi lo ha criticato aspramente. Caso chiuso? Nemmeno per idea.
Il Liverpool, come ha spiegato un portavoce alla Bbc, si prepara a chiarire la vicenda con il calciatore. "Siamo a conoscenza del messaggio, che è stato prontamente cancellato dal giocatore. Parleremo con lui della questione".
I apologize if I’ve offended anyone. The post was meant to be anti-racist with humour. I now understand that (...) pic.twitter.com/UlNeNlEz9M
— Mario Balotelli (@FinallyMario) December 2, 2014
Le scuse potrebbero non essere sufficienti per evitare una squalifica. Secondo le rigide norme della Football Association, che monitora con attenzione l'attività dei tesserati sui social media, le offese di stampo razzista portano ad uno stop minimo di 5 partite. A settembre, tra l'altro, Balotelli era finito nel mirino di alcuni tifosi del Manchester United che lo avevano insultato su Twitter con l'epiteto 'scimmia': il giocatore del Liverpool aveva ironizzato sulla clamorosa sconfitta incassata dai red devils contro il Leicester City.