Unicredit: verso ricorso al Consiglio di Stato sul golden power

Interpellato dall'Adnkronos Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera, commenta: "Sono le singole aziende a decidere come tutelare le proprie istanze"

Unicredit: verso ricorso al Consiglio di Stato sul golden power
10 novembre 2025 | 17.39
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In attesa della decisione della Commissione europea sul decreto del 18 aprile, con cui il governo ha esercitato il golden power sull’operazione Unicredit-Banco Bpm, l'istituto di Piazza Gae Aulenti sta valutando il ricorso al Consiglio di Stato. I termini per l'impugnazione scadono proprio in questi giorni. Secondo quanto appreso da Adnkronos da fonti a conoscenza del dossier sono fondamentalmente due le macro-ragioni alla base della decisione.

La prima è la necessità di "avere piena chiarezza sull’intero spettro delle prescrizioni". La sentenza di primo grado aveva sostanzialmente smontato due di esse, ma lasciato sostanzialmente intatte le altre due: soprattutto riguardo la Russia. Qualora Unicredit decidesse di ricorrere al Consiglio di Stato - questo il ragionamento che rivelano le fonti - non lo farebbe "contro l'esecutivo" ma proprio per sottolineare come Unicredit non possa "costituire un pericolo alla sicurezza nazionale".

La seconda macro-ragione riguarda invece l’esigenza di garantire trasparenza e certezza nei confronti di tutti gli stakeholder. Le società - questo il ragionamento - scelgono di portare avanti il processo fino alla fine, proprio per assicurare a tutte le parti interessate di aver compiuto ogni passo utile alla tutela della società.

Interpellato dall'Adnkronos Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera, commenta: "Sono le singole aziende a decidere come tutelare le proprie istanze". Dello stesso parere il sottosegretario al Mef Federico Freni: “Sono dinamiche dei singoli istituti su cui credo sia meglio lasciare a ciascuno la propria decisione”. (di Andrea Persili)

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