Sulle nomine di viceministri e sottosegretari "penso che il mio partito debba applicare il rigore che ha applicato nelle candidature del Parlamento", quando furono escluse "dalla candidatura" persone "perchè erano indagate" per gli stessi reati "che oggi riguardano alcuni sottosegretari". Lo dice la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, del Pd, ospite de 'L'intervista' di Maria Latella su Sky Tg 24.
"Mi aspetterei dal mio partito -insiste- un'applicazione uguale per tutti, altrimenti dovremmo concludere che si applicano le regole per una guerra interna tra le correnti. Qualunque dubbio, qualunque ombra deve essere fugata, soprattutto quando un governo si presenta all'insegna del cambiamento. Chi non può essere presentato alle elezioni non si capisce perchè debba essere nel retrobottega del governo".