Il leader ucraino sente Vance: "Dobbiamo scegliere tra perdere dignità o partner strategico". Il tycoon: "Vicini a pace, Zelensky dovrà farselo piacere". Il presidente russo: "Piano Usa può essere base per soluzione". Poi la minaccia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha assicurato che non "tradirà il Paese" e che presenterà "alternative" al piano Usa per porre fine alla guerra con la Russia. Le sue parole arrivano poco dopo un colloquio di circa un'ora con il vicepresidente americano Jd Vance per discutere del piano americano in 28 punti. "Presenterò argomenti, convincerò e proporrò alternative. Non abbiamo tradito l'Ucraina nel 2022, non la tradiremo ora", ha aggiunto, anticipando che Kiev "potrebbe trovarsi di fronte a una scelta molto difficile: la perdita della dignità o il rischio di perdere un partner chiave".
Poi, però, ecco la precisazione via social: "L'Ucraina ha sempre rispettato e continua a rispettare la volontà del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di porre fine allo spargimento di sangue e consideriamo in modo positivo ogni proposta realistica".
"Abbiamo affrontato molti dettagli delle proposte americane per porre fine alla guerra e stiamo lavorando per fare in modo che la strada davanti a noi sia dignitosa e realmente efficace per arrivare a una pace duratura", ha aggiunto Zelensky, precisando che "abbiamo concordato di lavorare con gli Stati Uniti e l'Europa a livello di consiglieri per la sicurezza nazionale per far sì che il percorso verso la pace sia davvero fattibile".
"Abbiamo concordato di mantenere contatti costanti e i nostri staff sono pronti a lavorare 24 ore su 24", ha poi assicurato il presidente ucraino.
Trump e Zelensky dovrebbero parlare al telefono la prossima settimana, ma intanto oggi il presidente americano ha confermato il prossimo 27 novembre - giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti - come una scadenza "appropriata" entro cui l'Ucraina dovrebbe rispondere al piano americano per porre fine alla guerra con la Russia. Parlando a Fox Radio, il tycoon ha aperto a una proroga della deadline "se le cose vanno bene", ma ha anche avvertito che Kiev perderà ancora territori "nel breve termine".
Il presidente degli Stati Uniti starebbe intanto "lavorando con entrambe le parti", Ucraina e Russia, "per porre fine alla guerra il prima possibile", un conflitto che "va avanti da troppo tempo", ha riferito un funzionario della Casa Bianca in una dichiarazione all'agenzia Afp.
In serata, nello Studio Ovale, Trump ha poi detto di essere convinto che il piano sia "un modo per raggiungere la pace", ma che prima dovrà essere approvato dal presidente ucraino. "Pensiamo di aver trovato un modo per raggiungere la pace, ma dovrà approvarlo" Zelensky, ha sottolineato. "Penso che ci stiano andando abbastanza vicino, ma non voglio fare previsioni", ha aggiunto.
Per Trump, Zelensky "dovrà farsi piacere" il piano di pace: "Dovrà piacergli e se non gli piace, allora, dovranno semplicemente continuare a litigare", ha detto ai giornalisti. ''A un certo punto dovrà accettare qualcosa", ha aggiunto.
"Il nuovo piano di Trump può essere posto alla base della soluzione definitiva sulla questione ucraina", le parole del presidente russo Vladimir Putin durante una riunione operativa con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza russo.
Citato da Ria Novosti, Putin spiegato che il piano statunitense "non è stato discusso pubblicamente, se non a grandi linee", ma ha confermato che, durante l’incontro ad Anchorage di Ferragosto, Mosca ha ribadito che "nonostante le difficoltà, la Russia concorda con le proposte di risoluzione avanzate dalla parte americana." Secondo il leader del Cremlino, "la nuova versione del piano di Trump è emersa a causa della pausa nel processo negoziale".
Putin ha inoltre reso noto di aver ricevuto il testo del piano in 28 punti di Trump "attraverso i canali di comunicazione esistenti con l'amministrazione americana".
Quindi ecco arrivare la minaccia dello zar. "Se Kiev non vuole parlare delle proposte del presidente Donald Trump, allora sia Kiev che i guerrafondai europei devono capire che gli eventi che si sono verificati a Kupyansk si ripeteranno inevitabilmente in altre aree chiave del fronte", ha poi detto il presidente russo in dichiarazioni riportate dai media ucraini, dopo che le forze russe hanno rivendicato la conquista di Kupyansk, città nell'est dell'Ucraina.
"L'Ucraina e i suoi alleati europei continuano a illudersi e a sognare di infliggere una sconfitta strategica alla Russia sul campo di battaglia", ha detto Putin, affermando che, in caso di 'no' da parte di Kiev, Mosca è pronta a raggiungere i suoi obiettivi "con le armi".
Oggi, nel corso di una conversazione telefonica, Friedrich Merz, Keir Starmer ed Emmanuel Macron hanno assicurato al presidente ucraino di essere determinati a "salvaguardare gli interessi vitali europei e ucraini". I leader europei hanno "accolto gli sforzi americani per porre fine alla guerra in Ucraina", in particolare "l'impegno verso la sovranità di Kiev e la volontà di fornire solide garanzie di sicurezza". Un eventuale accordo avrebbe conseguenze anche sull'Europa e la Nato, e dovrà pertanto essere approvato dai partner europei e alleati, si legge.
"Tutte le questioni che riguardano l’Ucraina devono essere determinate, in definitiva, dall’Ucraina", ha detto il premier britannico. "Vogliamo tutti una pace giusta e duratura. È ciò che vuole il presidente degli Stati Uniti, ed è ciò che vogliamo tutti - ha proseguito - E dobbiamo lavorare da dove siamo ora per raggiungere questo obiettivo. Ma il principio secondo cui l’Ucraina deve determinare il proprio futuro nel rispetto della sua sovranità è fondamentale".
Zelensky ha ringraziato i tre leader per il loro "sostegno basato sui principi all'Ucraina e alla sua gente". Sul suo canale Telegram, Zelensky ha scritto di "apprezzare" insieme ai leader europei "gli sforzi degli Stati Uniti e del presidente Trump per mettere fine alla guerra", e ha detto di star lavorando sul documento americano. "Il piano dovrebbe assicurare una pace vera e dignitosa - ha proseguito - che tenga conto delle posizioni di principio dell'Ucraina". "Abbiamo coordinato i prossimi passi e siamo d'accordo di lavorare insieme ai livelli appropriati", ha concluso.
Sul piano di pace Usa per l'Ucraina, ad oggi, non c'è né accordo né rifiuto, aveva precisato in precedenza il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraina, Rustem Umerov. "Mentre il lavoro con la delegazione Usa continua a Kiev, - ha scritto sui social - varie ricostruzioni sul contenuto della consultazioni stanno apparendo in pubblico. Le notizie di stampa riguardo presunte 'approvazioni' o 'rimozione di punti' non hanno nulla a che vedere con la realtà".
In particolare, Umerov vuole fare chiarezza sulla sua missione negli Stati Uniti: "Il mio ruolo è stato tecnico, organizzare incontri e preparare il dialogo, non ho fatto nessuna valutazione e tanto meno approvazione dei nessun punto. Questo non rientra nella mia autorità e non corrisponde alla procedura".
"Ieri, c'è stato un colloquio tra il presidente dell'Ucraina e la delegazione Usa autorizzata dal presidente Trump - prosegue - oggi il lavoro continua a Kiev a livello tecnico tra i team. Noi stiamo attentamente analizzando tutte le proposte dei nostri partner e chiediamo lo stesso approccio rispettoso nei confronti della posizione dell'Ucraina". "Stiamo lavorando attentamente a tutte le proposte dei partner nel quadro di principi immutabili: sovranità, sicurezza per il nostro popolo e una pace giusta".
Umerov ha poi confermato che ci sono stati nuovi colloqui con il Segretario all'Esercito Usa, Daniel Driscoll. "Abbiamo proseguito le consultazioni avviate ieri con il presidente dell'Ucraina - ha scritto su Telegram, come riporta Ukrainska Pravda - Abbiamo parlato degli approcci per ripristinare una pace giusta, dell'ordine dei prossimi passi e di formati realistici per un ulteriore dialogo". "Non ci sono e non possono esserci soluzioni al di fuori del quadro della sovranità, della sicurezza della nostra popolazione e delle nostre linee rosse", ha aggiunto.
Mosca, da parte sua, ha reso noto di non aver ancora ricevuto informazioni sull'intenzione di Zelensky di negoziare il piano di pace e lo ha avvertito che "è meglio negoziare ora piuttosto che successivamente". "L'efficace lavoro delle forze armate russe dovrebbe convincere Zelensky" che rischia di perdere altro territorio se non avvia negoziati "ora", ha ammonito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Lo spazio per la libertà decisionale si sta riducendo per lui, con la perdita di territori durante le azioni offensive dell'esercito russo", ha aggiunto.
La Russia "non ha ricevuto niente di ufficiale" relativamente al piano Usa, ha detto ancora Peskov, sottolineando che Mosca vede nel testo "alcune innovazioni". E a chi gli chiede se la Russia abbia partecipato allo sviluppo del piano, risponde: "non c'è stata nessuna discussione sostanziale su questi punti".
In realtà, fonti americane hanno confermato che il piano è stato discusso e scritto dall'inviato di Trump, Steve Witkoff, insieme all'inviato di Vladimir Putin, Kirill Dmitriev, che si sono incontrati a fine ottobre a Miami.
Peskov ha infine ribadito che la Russia resta "totalmente aperta a colloqui di pace" sul conflitto ucraino sulla base delle intese raggiunte al summit di Anchorage.
Per l'Unione Europea "un principio fondamentale è: niente sull'Ucraina senza l'Ucraina", afferma la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Johannesburg in vista del G20. "Abbiamo lavorato intensamente - aggiunge - per una pace giusta e durevole". Il piano in "28 punti" preparato dagli Usa con la Russia "lo discuteremo" con i vari leader presenti "a margine" del summit.
Von der Leyen "discuterà la situazione sia con i leader europei sia con i leader del G20 presenti a Johannesburg, a margine del G20", e "contatterà il presidente Volodymyr Zelensky per discutere la questione", afferma Paula Pinho, portavoce della Commissione europea, nel corso del briefing giornaliero con la stampa". Il piano presentato da Washington menziona anche gli attivi russi immobilizzati, di cui l'Ue sta valutando l'utilizzo tra le opzioni per sostenere Kiev finanziariamente. La portavoce conferma che "l'intenso lavoro" in tal senso "proseguirà certamente" indipendentemente dal contenuto del piano.
Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa precisa che "all'Ue non è stato comunicato alcun piano" riguardante l'Ucraina, "quindi per noi non ha senso commentare, in questa fase. L'Ue è pienamente impegnata in un sostegno incrollabile all'Ucraina", per raggiungere una soluzione del conflitto basata sui "principi della Carta delle Nazioni Unite", conclude.
"Dal primo giorno, l’Europa è al fianco dell’Ucraina di fronte all’aggressione russa. Abbiamo lavorato, e continuiamo a lavorare, per una pace giusta e duratura, con l’Ucraina e per l’Ucraina, insieme ai nostri amici e partner", hanno poi scritto sui social i presidenti di Commissione e Consiglio Ue in seguito alla loro telefonata con il presidente ucraino.
"Oggi abbiamo discusso della situazione attuale e abbiamo ribadito con chiarezza che non deve esserci 'nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina'", aggiungono, spiegando che "come prossimi passi, i leader europei si incontreranno domani a margine del G20 e poi in Angola, in occasione del vertice tra l’Unione europea e l’Unione africana".
"Tutti apprezziamo l'impegno dell'America e del presidente Trump per porre fine alla guerra e lavoriamo per garantire che questo diventi un piano congiunto e pienamente allineato", scrive intanto su X il presidente ucraino dopo il colloquio telefonico con i leader Ue, che precisa di aver "informato sulle proposte della parte Usa per la fine della guerra e sui contatti con i partner in Europa e negli Usa".
"Per i prossimi giorni sono già in programma diversi incontri e colloqui telefonici - aggiunge Zelensky - I team di Ucraina, Usa ed Europa lavoreranno insieme". Il presidente ucraino conclude con un ringraziamento per il "vostro sostegno e la vostra disponibilità a lavorare in modo coordinato e costruttivo".
La città portuale di Odessa, nel sud dell'Ucraina, è stata oggetto di un pesante attacco di droni russi questa mattina. Come riferisce l'aeronautica militare di Kiev, almeno dieci attacchi con droni sono stati lanciati dal Mar Nero verso la città di Odessa. La Bbc precisa che, esaminando le immagini, sembrerebbe che i droni utilizzati dai russi sarebbero i Shaheed di fabbricazione iraniana.
Una persona è morta e un'altra è rimasta ferita in seguito a una esplosione che si è verificata in un centro di reclutamento militare, ha annunciato un portavoce della polizia nazionale ucraina. "Le circostanze dell'incidente sono sotto inchiesta", ha aggiunto.
Il Primo Ministro polacco Donald Tusk ha denunciato oggi quello che ha definito "terrorismo di stato" russo dopo il sabotaggio di una linea ferroviaria utilizzata per trasportare aiuti alla vicina Ucraina. In un breve discorso in parlamento, Tusk ha invitato i polacchi a unirsi contro i tentativi di Mosca di "seminare discordia con l'Europa, con l'Ucraina e, soprattutto, tra di noi". "Atti diversivi ispirati e organizzati per mesi dai servizi del Cremlino hanno recentemente oltrepassato un limite critico, e ora possiamo persino parlare di terrorismo di stato", ha aggiunto. Tusk ha affermato che il loro obiettivo era "distruggere vite umane e destabilizzare le fondamenta dello Stato polacco".
Varsavia ha identificato due ucraini sospettati di agire per conto di Mosca come presunti autori e ha chiesto alla Bielorussia, alleata della Russia, dove si ritiene che i due uomini siano fuggiti, di estradarli. La Polonia ha anche annunciato che avrebbe chiuso l'ultimo consolato russo ancora operativo in Polonia. Martedì Mosca ha denunciato le affermazioni polacche sul suo coinvolgimento, accusando Varsavia di "russofobia".